Gli Autori riportano il caso di un ragazzo 24enne deceduto per tossinfezione alimentare da consumo di pesce avariato e sostenuta da Stafilococco aureo. la contaminazione batterica di aimenti sottoposti a cattiva procedura di conservazione rappresenta un evento non infrequente nei Paesi Occidentali. La vittima, rinvenuta in stato di incoscienza nel bagno dell'abitazione, dal coinquilino,giungeva cadavere presso un nosocomio dell'interland milanese. Di rilievo ai fini della raccolta anamnestico-circostanziale, la testimonianza dello stesso coinquilino il quale, dichiarava che, da circa una settimana, a seguito di un pasto a base di pesce più volte refrigerato e scongelato, il giovane aveva manifestato uno stato di malessere caratterizzato da astenia, diarrea e vomito. 'indagine autoiptica metteva in evidenza, quale reperto macroscopico di rilievo, un quadro di iperemia diffusa della mucosa intestinale con aree rilevate di aspetto nodulare indicativo di un processo flogistico. Sul materiale biologico (liquidi e framenti di visceri)prelevato in corso di autopsia, venivano eseguite indagini di laboratorio istopatologiche, microbiologihe e tossicologiche. L'esame microscopico confermava sostanzialmente il reperto maroscopico di enterocolite. le analisi microbiologiche permettevano di identificare il microrganismo responsabile della tossinfezione alimentare nello Stafilococco aurea. Negativa risultava la ricerca di xenobiotici. Le indagini svolte dai Carabinieri NAS hanno, inoltre, permesso di escludere errori nella procedura di conservazione da parte del prouttore e del venditore del materiale ittico. L'attenta analisi delle risultanze delle indagini anatomopatologiche e microbiologiche nonchè dei dati anamnestico-circostanziali ha pertanto consentito di fare piena luce sulle cause e circostanze della morte del giovane, documentando la presenza di uno stato di tossinfezione alimentare sostenuta dalla tossina dello stafilococo aureo che aveva contaminato il materiale ittico a causa della scorretta procedura di conservazione da parte della vittima. Ancora una volta si ribadisce il ruolo fondametale di un corretto approccio metodologico ai fini della formulazione di risposte circostanziate ai quesiti medico-legali.

SU DI UN CASO DI DECESSO PER TOSSINFEZIONE ALIMENTARE SOSTENUTA DA TOSSINA STAFILOCOCCICA / A. Lazzaro, P. Sangiorgio, G. Gentile, F. Gigli, E. Palazzo. - In: ZACCHIA. - ISSN 0044-1570. - XXX Serie 4:85(2012 Dec), pp. 597-605.

SU DI UN CASO DI DECESSO PER TOSSINFEZIONE ALIMENTARE SOSTENUTA DA TOSSINA STAFILOCOCCICA

G. Gentile;F. Gigli
Penultimo
;
E. Palazzo
Ultimo
2012

Abstract

Gli Autori riportano il caso di un ragazzo 24enne deceduto per tossinfezione alimentare da consumo di pesce avariato e sostenuta da Stafilococco aureo. la contaminazione batterica di aimenti sottoposti a cattiva procedura di conservazione rappresenta un evento non infrequente nei Paesi Occidentali. La vittima, rinvenuta in stato di incoscienza nel bagno dell'abitazione, dal coinquilino,giungeva cadavere presso un nosocomio dell'interland milanese. Di rilievo ai fini della raccolta anamnestico-circostanziale, la testimonianza dello stesso coinquilino il quale, dichiarava che, da circa una settimana, a seguito di un pasto a base di pesce più volte refrigerato e scongelato, il giovane aveva manifestato uno stato di malessere caratterizzato da astenia, diarrea e vomito. 'indagine autoiptica metteva in evidenza, quale reperto macroscopico di rilievo, un quadro di iperemia diffusa della mucosa intestinale con aree rilevate di aspetto nodulare indicativo di un processo flogistico. Sul materiale biologico (liquidi e framenti di visceri)prelevato in corso di autopsia, venivano eseguite indagini di laboratorio istopatologiche, microbiologihe e tossicologiche. L'esame microscopico confermava sostanzialmente il reperto maroscopico di enterocolite. le analisi microbiologiche permettevano di identificare il microrganismo responsabile della tossinfezione alimentare nello Stafilococco aurea. Negativa risultava la ricerca di xenobiotici. Le indagini svolte dai Carabinieri NAS hanno, inoltre, permesso di escludere errori nella procedura di conservazione da parte del prouttore e del venditore del materiale ittico. L'attenta analisi delle risultanze delle indagini anatomopatologiche e microbiologiche nonchè dei dati anamnestico-circostanziali ha pertanto consentito di fare piena luce sulle cause e circostanze della morte del giovane, documentando la presenza di uno stato di tossinfezione alimentare sostenuta dalla tossina dello stafilococo aureo che aveva contaminato il materiale ittico a causa della scorretta procedura di conservazione da parte della vittima. Ancora una volta si ribadisce il ruolo fondametale di un corretto approccio metodologico ai fini della formulazione di risposte circostanziate ai quesiti medico-legali.
tossinfezione alimentare ; tossina stafilocccica ; patologia forense
Settore MED/43 - Medicina Legale
dic-2012
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