La relazione mira a mostrare come la appartenenza al diritto privato e la lucratività della società in mano pubblica, quali già delineate nella codificazione del 1942, trovino nelle più recenti evoluzioni dell'ordinamento importanti e sempre più stringenti conferme. In tal modo, viene smentita una visione neutrale e quindi pubblicistica della società in mano pubblica, quale spesso proposta dalla dottrina e dalla giurisprudenza amministrative. In particolare, si osserva come la codificazione del principio dell'equilibrio di bilancio all'art. 97 Cost., nonché, coerentemente, la ultima legislazione amministrativa finalizzata alla riduzione della spesa pubblica, portino a rifiutare l'idea delle società pubblicamente partecipate come strumento di perseguimento diretto di interessi pubblici e quindi consumo di risorse della collettività, a favore della riaffermazione di una vocazione nel segno della creazione di ricchezza, e così della adesione alla causa societaria di cui all'art. 2247 c.c.. In questo contesto, particolarmente rilevante sul piano sistematico appare l'art. 4, co. 13, d.l. 95 del 2012, in punto di necessaria interpretazione del regime giuridico dell'impresa privata in mano pubblica in conformità al comune diritto societario. Di tale ultima previsione si indagano infine alcune principali conseguenze, tra l'altro in relazione alla tematica dell'in house providing.
La natura delle società a partecipazione pubblica alla luce della più recente legislazione di contenimento della spesa pubblica / F. Goisis. ((Intervento presentato al convegno RESPONSABILITA' AMMINISTRATIVA E AMMINISTRATORI DI SOCIETA' A PARTECIPAZIONE PUBBLICA: IL PUNTO DOPO I REVIREMENTS GIURISPRUDENZIALI tenutosi a MILANO nel 2013.
La natura delle società a partecipazione pubblica alla luce della più recente legislazione di contenimento della spesa pubblica
F. GoisisPrimo
2013
Abstract
La relazione mira a mostrare come la appartenenza al diritto privato e la lucratività della società in mano pubblica, quali già delineate nella codificazione del 1942, trovino nelle più recenti evoluzioni dell'ordinamento importanti e sempre più stringenti conferme. In tal modo, viene smentita una visione neutrale e quindi pubblicistica della società in mano pubblica, quale spesso proposta dalla dottrina e dalla giurisprudenza amministrative. In particolare, si osserva come la codificazione del principio dell'equilibrio di bilancio all'art. 97 Cost., nonché, coerentemente, la ultima legislazione amministrativa finalizzata alla riduzione della spesa pubblica, portino a rifiutare l'idea delle società pubblicamente partecipate come strumento di perseguimento diretto di interessi pubblici e quindi consumo di risorse della collettività, a favore della riaffermazione di una vocazione nel segno della creazione di ricchezza, e così della adesione alla causa societaria di cui all'art. 2247 c.c.. In questo contesto, particolarmente rilevante sul piano sistematico appare l'art. 4, co. 13, d.l. 95 del 2012, in punto di necessaria interpretazione del regime giuridico dell'impresa privata in mano pubblica in conformità al comune diritto societario. Di tale ultima previsione si indagano infine alcune principali conseguenze, tra l'altro in relazione alla tematica dell'in house providing.File | Dimensione | Formato | |
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