Lo studio dei documenti conservati presso la Veneranda Fabbrica del Duomo, la fonte archivistica principale per quantità di informazioni reperibili, ha permesso di fornire un primo complessivo quadro della situazione degli organari attivi a Milano nel corso del XVIII secolo, situazione poi precisata dalle notizie provenienti dagli archivi di ulteriori chiese cittadine. Innanzitutto si è potuta censire oltre una dozzina di costruttori: tutti italiani – a differenza di quanto è accaduto nei secoli precedenti – e di area lombarda, spesso legati reciprocamente da rapporti di parentela o del tipo maestro-allievo. In secondo luogo si sono identificati gli strumenti su cui sono intervenuti gli organari individuati, tanto all’interno quanto all’esterno della città di Milano. Ma soprattutto è stato possibile comprendere diversi aspetti della vita lavorativa concreta: dalle tipologie di incarichi affidati, semplice pulizie delle canne o costruzione integrale di un organo, alle procedure di appalto dei lavori di manutenzione, quasi sempre legate ad una candidatura diretta degli organari; dai costi del materiale ai salari, agli obblighi contrattuali, fino ad alcune minute ma non per questo insignificanti vicende familiari.
Organari nella Milano del 18. secolo dalle fonti d'archivio / A. Restelli. ((Intervento presentato al convegno La musica sacra nella Milano del Settecento tenutosi a Milano nel 2011.
Organari nella Milano del 18. secolo dalle fonti d'archivio
A. RestelliPrimo
2011
Abstract
Lo studio dei documenti conservati presso la Veneranda Fabbrica del Duomo, la fonte archivistica principale per quantità di informazioni reperibili, ha permesso di fornire un primo complessivo quadro della situazione degli organari attivi a Milano nel corso del XVIII secolo, situazione poi precisata dalle notizie provenienti dagli archivi di ulteriori chiese cittadine. Innanzitutto si è potuta censire oltre una dozzina di costruttori: tutti italiani – a differenza di quanto è accaduto nei secoli precedenti – e di area lombarda, spesso legati reciprocamente da rapporti di parentela o del tipo maestro-allievo. In secondo luogo si sono identificati gli strumenti su cui sono intervenuti gli organari individuati, tanto all’interno quanto all’esterno della città di Milano. Ma soprattutto è stato possibile comprendere diversi aspetti della vita lavorativa concreta: dalle tipologie di incarichi affidati, semplice pulizie delle canne o costruzione integrale di un organo, alle procedure di appalto dei lavori di manutenzione, quasi sempre legate ad una candidatura diretta degli organari; dai costi del materiale ai salari, agli obblighi contrattuali, fino ad alcune minute ma non per questo insignificanti vicende familiari.Pubblicazioni consigliate
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