Il lavoro ricostruisce le modalità con le quali il problema dell''insolvenza transnazionale (e i relativi profili processuali), è stato affrontato in Germania, in Italia e, a livello internazionale, nei molteplici progetti di convenzione che si sono susseguiti nel tempo per poi approdare alla redazione dell''UNCITRAL Model Law on Cross Border Insolvency, da un lato; e del Regolamento (CE) n. 1346/2000, dall''altro lato (oggi sostituito dal nuovo Reg. 848/2015). Partendo dalle nozioni preliminari in tema di insolvenza transazionale, si effettua un''analisi degli oposti sistemi giuridici possibili: quello dela territorialità e conseguente pluralità; e quello della universalità extraterritoriale, con conseguente unità. Si passa poi ad esaminare la disciplina dell''insolvenza transnazionale in due dei più significativi ordinamenti giuridici per l''interprete italiano: quello tedesco e quello italiano. Per ciò che concerne la Germania, viene condotta un''analisi della dottrina e della giurisprudenza a partire dall'epoca in cui era in vigore la Konkursordnung del 1877, fino all'attuazione in Germania del Regolamento (CE) n. 1346/2000, anche attraverso la promulgazione della "Gesetz zur Neuregelung des internationales Insolvenzrecht del 14 marzo 2003". Da questo esame emerge come in Germania da tempo fosse in gestazione un sistema che consentisse la cooperazione fra ordinamenti per i casi di insolvenza transnazionale; gestazione che ha prodotto non solo la totale adesione di questo ordinamento alla disciplina comunitaria, ma anche l'adattamento a quest'ultima della sua disciplina comune in materia. Per ciò che concerne l'Italia, se ne esaminano dottrina e giurisprudenza a partire dal Codice di commercio del 1865, fino ad arrivare ai giorni nostri. Particolare rilievo assume nel lavoro l'esame dei profili processuali dell'insolvenza transfrontaliera. A differenza della Germania, l'Italia è stata più a lungo ferma su posizioni di pressoché totale impermabilità in tema di reciproca collaborazione fra ordinamenti per le ipotesi di insolvenza transnazionale. Tutt'ora l'Italia non ha adottato alcuna chiara normativa interna idonea a disciplinare le ipotesi che non rientrino nel campo di applicazione del Regolamento (CE) n. 1346/20000. Per quanto infine concerne i tentativi di convenzione internazionale, il lavoro prende in considerazione tutti i tentativi fatti nel mondo occidentale a partire dal Congresso di Torino del 1880, fino alla Convenzione di Bruxelles del 1995, all''UNCITRAL Model Law on Cross Border Insolvency, e al menzionato Regolamento (CE) n. 1346/2000.
L'insolvenza transnazionale : storia del problema in Germania, in Italia e nei progetti di convenzione internazionale / S.M. Vanzetti. - Milano : Giuffrè, 2006. - ISBN 8814132151. (PUBBLICAZIONI DELL'ISTITUTO DI DIRITTO PROCESSUALE CIVILE / UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO, FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA)
L'insolvenza transnazionale : storia del problema in Germania, in Italia e nei progetti di convenzione internazionale
S.M. VanzettiPrimo
2006
Abstract
Il lavoro ricostruisce le modalità con le quali il problema dell''insolvenza transnazionale (e i relativi profili processuali), è stato affrontato in Germania, in Italia e, a livello internazionale, nei molteplici progetti di convenzione che si sono susseguiti nel tempo per poi approdare alla redazione dell''UNCITRAL Model Law on Cross Border Insolvency, da un lato; e del Regolamento (CE) n. 1346/2000, dall''altro lato (oggi sostituito dal nuovo Reg. 848/2015). Partendo dalle nozioni preliminari in tema di insolvenza transazionale, si effettua un''analisi degli oposti sistemi giuridici possibili: quello dela territorialità e conseguente pluralità; e quello della universalità extraterritoriale, con conseguente unità. Si passa poi ad esaminare la disciplina dell''insolvenza transnazionale in due dei più significativi ordinamenti giuridici per l''interprete italiano: quello tedesco e quello italiano. Per ciò che concerne la Germania, viene condotta un''analisi della dottrina e della giurisprudenza a partire dall'epoca in cui era in vigore la Konkursordnung del 1877, fino all'attuazione in Germania del Regolamento (CE) n. 1346/2000, anche attraverso la promulgazione della "Gesetz zur Neuregelung des internationales Insolvenzrecht del 14 marzo 2003". Da questo esame emerge come in Germania da tempo fosse in gestazione un sistema che consentisse la cooperazione fra ordinamenti per i casi di insolvenza transnazionale; gestazione che ha prodotto non solo la totale adesione di questo ordinamento alla disciplina comunitaria, ma anche l'adattamento a quest'ultima della sua disciplina comune in materia. Per ciò che concerne l'Italia, se ne esaminano dottrina e giurisprudenza a partire dal Codice di commercio del 1865, fino ad arrivare ai giorni nostri. Particolare rilievo assume nel lavoro l'esame dei profili processuali dell'insolvenza transfrontaliera. A differenza della Germania, l'Italia è stata più a lungo ferma su posizioni di pressoché totale impermabilità in tema di reciproca collaborazione fra ordinamenti per le ipotesi di insolvenza transnazionale. Tutt'ora l'Italia non ha adottato alcuna chiara normativa interna idonea a disciplinare le ipotesi che non rientrino nel campo di applicazione del Regolamento (CE) n. 1346/20000. Per quanto infine concerne i tentativi di convenzione internazionale, il lavoro prende in considerazione tutti i tentativi fatti nel mondo occidentale a partire dal Congresso di Torino del 1880, fino alla Convenzione di Bruxelles del 1995, all''UNCITRAL Model Law on Cross Border Insolvency, e al menzionato Regolamento (CE) n. 1346/2000.File | Dimensione | Formato | |
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