Secondo l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), nel 2009, la spesa procapite per la sanità italiana è aumentata del 3,5% e tende a crescere più velocemente del Pil del 9%. L’aumento della spesa sanitaria è principalmente dovuto all’aumento della domanda di prestazioni sanitarie connesso ai mutamenti dal punto di vista epidemiologico e demografico della popolazione italiana, tra i quali l’aumento della durata media della vita e l’incremento delle patologie cronico- degenerative. Sul piano delle politiche sociali e della sanità pubblica poi, la crisi economico- finanziaria che interessa l’Europa non è neutra rispetto alla salute della popolazione generale. I tagli delle risorse finanziarie previsti con la Legge finanziaria generano a caduta ripercussioni di tipo economico sulla sanità: l’insieme delle manovre economiche messe a punto dal Governo Berlusconi prima, poi riconfermate dal Governo Monti, incideranno sulla sanità pubblica per circa 8 miliardi di euro da qui al 2014. A livello locale regionale, sui SSR incombono dunque due imperativi: da una parte il pareggio di bilancio e dall’altro il governo della domanda. Nella misura in cui l’offerta sanitaria non è più sostenibile non solo dal punto di vista economico, ma anche per la disponibilità delle risorse umane, l’appropriatezza nell’uso delle risorse disponibili, diventa una delle principali sfide della sanità italiana. L’appropriatezza deve riguardare non solo le modalità di erogazione dei servizi e delle prestazioni assistenziali, ma anche le modalità con cui le diverse professionalità che operano nel SSN vengono gestite e impiegate. Le Aziende sanitarie che devono dare una risposta ai bisogni dei cittadini in termini di erogazioni di servizi di qualità, devono riflettere sulla necessità di definire un’organizzazione delle risorse umane basata sulla programmazione per competenze, con l’obiettivo di garantire servizi centrati sulla professionalità delle risorse stesse. A tale scopo risulta utile la mappatura delle competenze, o job description. Le competenze ostetriche, nello specifico, sono attualmente poco sfruttate dal Sistema Sanitario Nazionale, nonostante l’OMS, le Linee Guida per la gravidanza fisiologica 2010 e i riferimenti normativi in ambito ostetrico si esprimano diversamente, ponendo una certa enfasi sulle competenze che contraddistinguono tali professionisti rispetto ad altri,. Tali competenze distintive non sono spendibili solo nell’ambito dell’espletamento del parto, ma anche in quei settori preposti alla tutela della salute di genere nel percorso nascita e nelle aree di cura e assistenza ostetrica e ginecologica. La competenza dell’ostetrica si riconosce infatti nella capacità di saper leggere le necessità connesse alla salute di genere secondo un approccio bio-psico-sociale e di modulare il proprio intervento di assistenza, cura, sostegno, supporto, consulenza, informazione/educazione, in relazione a specifiche necessità che mutano nelle diverse fasi di salute della donna. L’obiettivo della ricerca è stato quello di valutare l’appropriatezza organizzativa dell’Unità operativa di Patologia della gravidanza e ambulatorio di patologia della gravidanza, in termini di impiego delle risorse umane, presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, attraverso l’individuazione e la mappatura delle competenze dell’ostetrica impiegata in tali servizi
La job description come strumento per l'appropriatezza organizzativa / S. Limmatola, P.A. Mauri, S. Zorzan. - Università degli Studi di Milano : Università degli Studi di Milano, 2013 Mar.
La job description come strumento per l'appropriatezza organizzativa
P.A. MauriSecondo
;
2013
Abstract
Secondo l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), nel 2009, la spesa procapite per la sanità italiana è aumentata del 3,5% e tende a crescere più velocemente del Pil del 9%. L’aumento della spesa sanitaria è principalmente dovuto all’aumento della domanda di prestazioni sanitarie connesso ai mutamenti dal punto di vista epidemiologico e demografico della popolazione italiana, tra i quali l’aumento della durata media della vita e l’incremento delle patologie cronico- degenerative. Sul piano delle politiche sociali e della sanità pubblica poi, la crisi economico- finanziaria che interessa l’Europa non è neutra rispetto alla salute della popolazione generale. I tagli delle risorse finanziarie previsti con la Legge finanziaria generano a caduta ripercussioni di tipo economico sulla sanità: l’insieme delle manovre economiche messe a punto dal Governo Berlusconi prima, poi riconfermate dal Governo Monti, incideranno sulla sanità pubblica per circa 8 miliardi di euro da qui al 2014. A livello locale regionale, sui SSR incombono dunque due imperativi: da una parte il pareggio di bilancio e dall’altro il governo della domanda. Nella misura in cui l’offerta sanitaria non è più sostenibile non solo dal punto di vista economico, ma anche per la disponibilità delle risorse umane, l’appropriatezza nell’uso delle risorse disponibili, diventa una delle principali sfide della sanità italiana. L’appropriatezza deve riguardare non solo le modalità di erogazione dei servizi e delle prestazioni assistenziali, ma anche le modalità con cui le diverse professionalità che operano nel SSN vengono gestite e impiegate. Le Aziende sanitarie che devono dare una risposta ai bisogni dei cittadini in termini di erogazioni di servizi di qualità, devono riflettere sulla necessità di definire un’organizzazione delle risorse umane basata sulla programmazione per competenze, con l’obiettivo di garantire servizi centrati sulla professionalità delle risorse stesse. A tale scopo risulta utile la mappatura delle competenze, o job description. Le competenze ostetriche, nello specifico, sono attualmente poco sfruttate dal Sistema Sanitario Nazionale, nonostante l’OMS, le Linee Guida per la gravidanza fisiologica 2010 e i riferimenti normativi in ambito ostetrico si esprimano diversamente, ponendo una certa enfasi sulle competenze che contraddistinguono tali professionisti rispetto ad altri,. Tali competenze distintive non sono spendibili solo nell’ambito dell’espletamento del parto, ma anche in quei settori preposti alla tutela della salute di genere nel percorso nascita e nelle aree di cura e assistenza ostetrica e ginecologica. La competenza dell’ostetrica si riconosce infatti nella capacità di saper leggere le necessità connesse alla salute di genere secondo un approccio bio-psico-sociale e di modulare il proprio intervento di assistenza, cura, sostegno, supporto, consulenza, informazione/educazione, in relazione a specifiche necessità che mutano nelle diverse fasi di salute della donna. L’obiettivo della ricerca è stato quello di valutare l’appropriatezza organizzativa dell’Unità operativa di Patologia della gravidanza e ambulatorio di patologia della gravidanza, in termini di impiego delle risorse umane, presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, attraverso l’individuazione e la mappatura delle competenze dell’ostetrica impiegata in tali serviziPubblicazioni consigliate
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