Il volume nell’indagare le ragioni giuridico ed economiche che stanno alla base della Crisi attuale si premura di evidenziare come gli effetti da essa prodotta siano potenzialmente in grado di incidere su un caposaldo del diritto internazionale: il principio di sovranità degli Stati, tradizionali artefici della vita di relazione internazionale anche dal punto di vista economico e commerciale. E’, infatti, palese come il fenomeno economico recessivo in corso stia modificando l’agire economico degli Stati nazionali a vantaggio, almeno all’apparenza, di altri enti a rilevanza internazionale ed in specie di alcune organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale o sovranazionali come l’Unione europea. Tuttavia, quanto sta accadendo non sembra tangere in senso positivo il processo di integrazione europea, anzi la Crisi finanziaria ha messo ancora più in luce le contraddizioni che sono alla base della costruzione dell’Euro e dell’Unione economica e monetaria che ne è seguita, giungendo al suo apice a mettere in forte sofferenza i debiti sovrani di alcuni Stati europei e così in serio pericolo non solo la sopravvivenza della stessa Eurozona, ma dell’intero progetto politico che sta dietro all’ Unione europea. Soffermandosi, dunque, sulle forme di cooperazione monetaria introdotte nel tempo a livello europeo sino all’introduzione della Moneta unica, si procede ad analizzare, in forza anche degli interventi riformatori introdotti con Lisbona, quelle che, a giudizio dell’autore, rappresentano le diverse contraddizioni relative alla costruzione dell’Euro e della politica monetaria ed economica europea che ne è seguita. Nel quadro così delineato si inserisce, l’analisi relativa agli strumenti più significativi per salvaguardare l’Euro e l’UEM, elaborati nel corso di questo ultimo quadriennio dominato dalla Crisi. Si tratta di uno strumentario giuridico - economico che va ad incidere notevolmente sulla governance economica europea e sul ruolo economico politico assunto dalle diverse istituzioni europee e in specie dalla BCE, senza, tuttavia, rivelarsi quel complesso di soluzioni idoneo a risolvere i problemi che la Crisi ha sollevato. Tesi del libro è che le difficoltà dell’Euro e la Crisi dei debiti sovrani ad esso collegato discendano dai limiti della costruzione giuridica che si è data alla Moneta e all’UEM e a cui i diversi e recenti interventi giuridico economici non sembrano in grado di superarli del tutto; mentre due sembrano essere le risposte più attese dai Mercati e, forse, anche dagli stessi cittadini europei: da un lato, come in effetti sembra verificarsi, una trasformazione della BCE in compratore di ultima istanza dei titoli governativi al fine di evitare il default degli Stati dell’Eurozona in difficoltà, dall’altro lato, addivenire ad una definitiva ed effettiva integrazione economico e fiscale, prodromo, forse, di una reale costruzione federale europea. (Si segnala che il volume in oggetto è stato sottoposto a peer review con referaggio esterno).

La crisi dell'euro : limiti e rimedi dell'unione economica e monetaria / G. Peroni. - Milano : Giuffrè, 2012. - ISBN 8814176108. (Pubblicazioni del Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale / Università degli studi di Milano, Facoltà di giurisprudenza)

La crisi dell'euro : limiti e rimedi dell'unione economica e monetaria

G. Peroni
Primo
2012

Abstract

Il volume nell’indagare le ragioni giuridico ed economiche che stanno alla base della Crisi attuale si premura di evidenziare come gli effetti da essa prodotta siano potenzialmente in grado di incidere su un caposaldo del diritto internazionale: il principio di sovranità degli Stati, tradizionali artefici della vita di relazione internazionale anche dal punto di vista economico e commerciale. E’, infatti, palese come il fenomeno economico recessivo in corso stia modificando l’agire economico degli Stati nazionali a vantaggio, almeno all’apparenza, di altri enti a rilevanza internazionale ed in specie di alcune organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale o sovranazionali come l’Unione europea. Tuttavia, quanto sta accadendo non sembra tangere in senso positivo il processo di integrazione europea, anzi la Crisi finanziaria ha messo ancora più in luce le contraddizioni che sono alla base della costruzione dell’Euro e dell’Unione economica e monetaria che ne è seguita, giungendo al suo apice a mettere in forte sofferenza i debiti sovrani di alcuni Stati europei e così in serio pericolo non solo la sopravvivenza della stessa Eurozona, ma dell’intero progetto politico che sta dietro all’ Unione europea. Soffermandosi, dunque, sulle forme di cooperazione monetaria introdotte nel tempo a livello europeo sino all’introduzione della Moneta unica, si procede ad analizzare, in forza anche degli interventi riformatori introdotti con Lisbona, quelle che, a giudizio dell’autore, rappresentano le diverse contraddizioni relative alla costruzione dell’Euro e della politica monetaria ed economica europea che ne è seguita. Nel quadro così delineato si inserisce, l’analisi relativa agli strumenti più significativi per salvaguardare l’Euro e l’UEM, elaborati nel corso di questo ultimo quadriennio dominato dalla Crisi. Si tratta di uno strumentario giuridico - economico che va ad incidere notevolmente sulla governance economica europea e sul ruolo economico politico assunto dalle diverse istituzioni europee e in specie dalla BCE, senza, tuttavia, rivelarsi quel complesso di soluzioni idoneo a risolvere i problemi che la Crisi ha sollevato. Tesi del libro è che le difficoltà dell’Euro e la Crisi dei debiti sovrani ad esso collegato discendano dai limiti della costruzione giuridica che si è data alla Moneta e all’UEM e a cui i diversi e recenti interventi giuridico economici non sembrano in grado di superarli del tutto; mentre due sembrano essere le risposte più attese dai Mercati e, forse, anche dagli stessi cittadini europei: da un lato, come in effetti sembra verificarsi, una trasformazione della BCE in compratore di ultima istanza dei titoli governativi al fine di evitare il default degli Stati dell’Eurozona in difficoltà, dall’altro lato, addivenire ad una definitiva ed effettiva integrazione economico e fiscale, prodromo, forse, di una reale costruzione federale europea. (Si segnala che il volume in oggetto è stato sottoposto a peer review con referaggio esterno).
2012
Settore IUS/13 - Diritto Internazionale
Settore IUS/14 - Diritto dell'Unione Europea
La crisi dell'euro : limiti e rimedi dell'unione economica e monetaria / G. Peroni. - Milano : Giuffrè, 2012. - ISBN 8814176108. (Pubblicazioni del Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale / Università degli studi di Milano, Facoltà di giurisprudenza)
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