INTRODUZIONE In molti soggetti con cervicalgia è identificabile una sindrome miofasciale da trigger point, spesso ribelle alle cure tradizionali. Le OU possono indurre riduzione della flogosi, neoangiogenesi e riattivazione dei processi riparativi. Per questo, abbiamo preso in considerazione l'utilizzo delle OU nella cervicalgia da TP. MATERIALI Sono stati arruolati 36 pazienti (26 f. e 10 m., età media 45 a., afferiti all'U. O. di Riabilitazione Specialistica dell'A. O. San Paolo di Milano da febbraio '11 a giugno '12) che accusavano da diverse settimane o mesi cervicalgia da attivazione di TP del trapezio superiore o dell'elevatore della scapola, già trattata senza successo in modo convenzionale, ma che non si erano sottoposti ad alcuna terapia nei due mesi precedenti. Il protocollo prevedeva tre sedute settimanali. A ogni seduta sono stati rilevati l'obiettività, la scala VAS per il dolore a riposo e durante la mobilizzazione del collo e il Vernon Mior Cervical Spine Score per valutare la disabilità legata alla cervicalgia. Una quarta valutazione è stata eseguita a circa 30 giorni dall’ultima seduta. Si considera guarito il soggetto che ottiene uno score =< 8. E' stato utilizzato un generatore elettroidraulico HMT Evotron RFL 300 (area focale @ -6 dB: 53 mm2). Sono stati erogati a seduta 400 colpi (0,11 mJ/mm2, profondità di 5 mm), tenendo conto che: - i TP miofasciali nel distretto cervicale sono relativamente superficiali; - con il livello minimo d'energia, il volume focale @ -6dB si estende fino a circa 18 mm dalla cute; - il volume focale @ 5 MPa raggiunge circa 3 cm di profondità; - l'apice del polmone a livello della prima vertebra toracica si trova a una profondità superiore a 5 cm, mentre il trapezio è a circa 2 cm. Per applicare la terapia senza correre rischi, abbiamo identificato un'area di trattamento di sicurezza delimitata inferiormente da una linea che dal processo spinoso di C7 incrocia l'asse della spina della scapola nel suo punto medio. A questo livello, lo spazio tra la muscolatura della parete toracica e la pleura è in media di 70 mm. Per l'analisi statistica sono stati utilizzati il test di Friedman e, come indice di tendenza centrale, la mediana. RISULTATI Nei 36 pazienti arruolati abbiamo riscontrato 7 TP attivi dell'elevatore della scapola e 29 del trapezio superiore. Dopo il trattamento, abbiamo registrato una riduzione della disabilità mediana (VMCSS) da 23 a 9 (p = 0,000), del valore VAS mediano del dolore a riposo da 2,63 a 1 (0 = 0,001) e del valore VAS mediano del dolore durante la movimentazione del collo da 4,90 a 2,62. (p = 0,000). Il 50% dei soggetti hanno ottenuto un punteggio VMCSS =< a 8, indicativo di completa guarigione. I pazienti hanno giudicato il trattamento come "poco doloroso", la prima seduta è stata per tutti la più fastidiosa mentre, le successive sedute hanno visto diminuire il disagio avvertito dai pazienti. CONCLUSIONI Il trattamento delle cervicalgie da TP con onde d'urto focali è fattibile e non pericoloso, se eseguito nell'area di sicurezza. Nella nostra esperienza abbiamo ottenuto un miglioramento statisticamente significativo della condizione clinica praticamente in tutti i pazienti trattati.

Il trattamento delle cervicalgie da trigger point miofasciali con onde d'urto focali / A.M. Previtera, D. Golasseni. ((Intervento presentato al 11. convegno Congresso Nazionale Società Italiana Terapia con Onde d'Urto tenutosi a Torino nel 2012.

Il trattamento delle cervicalgie da trigger point miofasciali con onde d'urto focali

A.M. Previtera
Primo
;
2012

Abstract

INTRODUZIONE In molti soggetti con cervicalgia è identificabile una sindrome miofasciale da trigger point, spesso ribelle alle cure tradizionali. Le OU possono indurre riduzione della flogosi, neoangiogenesi e riattivazione dei processi riparativi. Per questo, abbiamo preso in considerazione l'utilizzo delle OU nella cervicalgia da TP. MATERIALI Sono stati arruolati 36 pazienti (26 f. e 10 m., età media 45 a., afferiti all'U. O. di Riabilitazione Specialistica dell'A. O. San Paolo di Milano da febbraio '11 a giugno '12) che accusavano da diverse settimane o mesi cervicalgia da attivazione di TP del trapezio superiore o dell'elevatore della scapola, già trattata senza successo in modo convenzionale, ma che non si erano sottoposti ad alcuna terapia nei due mesi precedenti. Il protocollo prevedeva tre sedute settimanali. A ogni seduta sono stati rilevati l'obiettività, la scala VAS per il dolore a riposo e durante la mobilizzazione del collo e il Vernon Mior Cervical Spine Score per valutare la disabilità legata alla cervicalgia. Una quarta valutazione è stata eseguita a circa 30 giorni dall’ultima seduta. Si considera guarito il soggetto che ottiene uno score =< 8. E' stato utilizzato un generatore elettroidraulico HMT Evotron RFL 300 (area focale @ -6 dB: 53 mm2). Sono stati erogati a seduta 400 colpi (0,11 mJ/mm2, profondità di 5 mm), tenendo conto che: - i TP miofasciali nel distretto cervicale sono relativamente superficiali; - con il livello minimo d'energia, il volume focale @ -6dB si estende fino a circa 18 mm dalla cute; - il volume focale @ 5 MPa raggiunge circa 3 cm di profondità; - l'apice del polmone a livello della prima vertebra toracica si trova a una profondità superiore a 5 cm, mentre il trapezio è a circa 2 cm. Per applicare la terapia senza correre rischi, abbiamo identificato un'area di trattamento di sicurezza delimitata inferiormente da una linea che dal processo spinoso di C7 incrocia l'asse della spina della scapola nel suo punto medio. A questo livello, lo spazio tra la muscolatura della parete toracica e la pleura è in media di 70 mm. Per l'analisi statistica sono stati utilizzati il test di Friedman e, come indice di tendenza centrale, la mediana. RISULTATI Nei 36 pazienti arruolati abbiamo riscontrato 7 TP attivi dell'elevatore della scapola e 29 del trapezio superiore. Dopo il trattamento, abbiamo registrato una riduzione della disabilità mediana (VMCSS) da 23 a 9 (p = 0,000), del valore VAS mediano del dolore a riposo da 2,63 a 1 (0 = 0,001) e del valore VAS mediano del dolore durante la movimentazione del collo da 4,90 a 2,62. (p = 0,000). Il 50% dei soggetti hanno ottenuto un punteggio VMCSS =< a 8, indicativo di completa guarigione. I pazienti hanno giudicato il trattamento come "poco doloroso", la prima seduta è stata per tutti la più fastidiosa mentre, le successive sedute hanno visto diminuire il disagio avvertito dai pazienti. CONCLUSIONI Il trattamento delle cervicalgie da TP con onde d'urto focali è fattibile e non pericoloso, se eseguito nell'area di sicurezza. Nella nostra esperienza abbiamo ottenuto un miglioramento statisticamente significativo della condizione clinica praticamente in tutti i pazienti trattati.
25-ott-2012
cervicalgia ; trigger point : onde d'urto focali
Settore MED/34 - Medicina Fisica e Riabilitativa
Settore MED/33 - Malattie Apparato Locomotore
SITOD
Il trattamento delle cervicalgie da trigger point miofasciali con onde d'urto focali / A.M. Previtera, D. Golasseni. ((Intervento presentato al 11. convegno Congresso Nazionale Società Italiana Terapia con Onde d'Urto tenutosi a Torino nel 2012.
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