R. Accardi, M. Lusignani. La gestione specialistica della malattia diverticolare: l’infermiere Obiettivi: Individuare la metodologia di intervento, gli strumenti per la valutazione del rischio di costipazione , e di disidratazione e strumenti di gestione della malattia. L’approccio alla persona in ospedale prende inizio con l’accertamento dei bisogni di assistenza infermieristica (BAI) e le valutazioni conseguenti tese a definire gli interventi che si attueranno , in risposta ai bisogni,secondo le finalità sottese alle diverse categorie di interventi, dalla guida indirizzo alla sostituzione. Le manifestazioni e i segni della malattia diverticolare orienteranno l’ accertamento dei BAI considerando : alterazioni della eliminazione intestinale ( stipsi, episodi di diarrea, tenesmo, flatulenza, dolore,crampi) e talvolta della funzione gastrointestinale ( nausea,vomito) , della idratazione (disidratazione) , della alimentazione ( regime dietetico) , del movimento ( attività fisica, immobilità a letto), dell’ambiente sicuro ( rischio infezioni) , delle procedure diagnostiche e terapeutiche ( da prescrizione medica). Una inadeguata gestione della funzionalità intestinale riduce il comfort del paziente e diminuisce la qualità di vita(Gila and Lindberg, 1997; Sweeney, 2008). Gran parte delle risorse tempo degli infermieri sono indirizzate al trattamento della costipazione (Walton and Miller, 1998; Poulton and Thomas, 2001) e in un sistema ove efficienza ed efficacia sono obiettivi dominanti ,appare utile prevenire e gestire questa condizione. Le linee guida infermieristiche utili per gestire la costipazione nel paziente, per ridurre la frequenza e la severità della costipazione e per mantenere la funzione intestinale entro limiti di normalità, sono state indicate dal Gerontological Nursing Interventions Research Center, University of Iowa, 2009 ed esse indicano l’ Assessment dei fattori di rischio e dei sintomi della costipazione, l’Assessment fisico del paziente ( auscultazione dei suoni intestinali, la palpazione, l’esplorazione rettale) e la Gestione e prevenzione della costipazione con combinazione di indicazioni in merito a: assunzione di liquidi, dieta, attività fisica, e regolarità di funzione intestinale, terapia farmacologica. Lo strumento di valutazione, Costipation Risk Assessment Scale (2004) consente l’individuazione dei pazienti a rischio di costipazione e completato con l’ Dehydration Risk Appraisal Checklist permette all’infermiere una valutazione completa del paziente a rischio di costipazione.
La Gestione specialistica della malattia diverticolare: l'infermiere / R. Accardi, M. Lusignani. ((Intervento presentato al convegno La Malattia Diverticolare tenutosi a Milano nel 2011.
La Gestione specialistica della malattia diverticolare: l'infermiere
R. Accardi;M. Lusignani
2011
Abstract
R. Accardi, M. Lusignani. La gestione specialistica della malattia diverticolare: l’infermiere Obiettivi: Individuare la metodologia di intervento, gli strumenti per la valutazione del rischio di costipazione , e di disidratazione e strumenti di gestione della malattia. L’approccio alla persona in ospedale prende inizio con l’accertamento dei bisogni di assistenza infermieristica (BAI) e le valutazioni conseguenti tese a definire gli interventi che si attueranno , in risposta ai bisogni,secondo le finalità sottese alle diverse categorie di interventi, dalla guida indirizzo alla sostituzione. Le manifestazioni e i segni della malattia diverticolare orienteranno l’ accertamento dei BAI considerando : alterazioni della eliminazione intestinale ( stipsi, episodi di diarrea, tenesmo, flatulenza, dolore,crampi) e talvolta della funzione gastrointestinale ( nausea,vomito) , della idratazione (disidratazione) , della alimentazione ( regime dietetico) , del movimento ( attività fisica, immobilità a letto), dell’ambiente sicuro ( rischio infezioni) , delle procedure diagnostiche e terapeutiche ( da prescrizione medica). Una inadeguata gestione della funzionalità intestinale riduce il comfort del paziente e diminuisce la qualità di vita(Gila and Lindberg, 1997; Sweeney, 2008). Gran parte delle risorse tempo degli infermieri sono indirizzate al trattamento della costipazione (Walton and Miller, 1998; Poulton and Thomas, 2001) e in un sistema ove efficienza ed efficacia sono obiettivi dominanti ,appare utile prevenire e gestire questa condizione. Le linee guida infermieristiche utili per gestire la costipazione nel paziente, per ridurre la frequenza e la severità della costipazione e per mantenere la funzione intestinale entro limiti di normalità, sono state indicate dal Gerontological Nursing Interventions Research Center, University of Iowa, 2009 ed esse indicano l’ Assessment dei fattori di rischio e dei sintomi della costipazione, l’Assessment fisico del paziente ( auscultazione dei suoni intestinali, la palpazione, l’esplorazione rettale) e la Gestione e prevenzione della costipazione con combinazione di indicazioni in merito a: assunzione di liquidi, dieta, attività fisica, e regolarità di funzione intestinale, terapia farmacologica. Lo strumento di valutazione, Costipation Risk Assessment Scale (2004) consente l’individuazione dei pazienti a rischio di costipazione e completato con l’ Dehydration Risk Appraisal Checklist permette all’infermiere una valutazione completa del paziente a rischio di costipazione.Pubblicazioni consigliate
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