Tra tutte le sostanze stupefacenti di maggior diffusione, il delta-9-tetraidrocannabiolo è quella che presenta la minor dose efficace (5 mg nella preparazione). Tenuto conto che per le modalità di assunzione, la combustione abbatte di oltre il 30% la concentrazione presente negli spinelli, le concentrazioni biologiche che ne derivano sono notevolmente inferiori a quelle, ad esempio, determinate dalla cocaina o dall'eroina. Anche la dimostrazione dell'uso pregresso attraverso l'analisi delle matrici pilifere, comporta un approccio analitico diverso, sostanzialmente caratterizzato da un valore di riferimento che rappresenta non più del 10% di quello assegnato alle altre sostanze. Recentemente si è resa indispensabile la determinazione dell'acido11-nor-delta-9-tetraidrocannabinol-9-carbossilico anche nelle matrici pilifere, al fine di ottenere la dimostrazione di un'esposizione attiva allo stupefacente e dissipare ogni dubbio in ordine alla possibilità di una contaminazione ambientale. Sebbene questa sostanza rappresenti il metabolita principale e più abbondante del delta-9-THC, le sue caratteristiche chimiche non sono favorevoli ad una sua incorporazione nelle matrici pilifere e le concentrazioni che si originano sono di oltre 100 volte inferiori al cut-off della molecola originale. La disponibilità di tecniche analitiche altamente sensibili amplificano la possibilità di rilievo, ma incrementano la probabilità di interferenze, per cui stretta è la necessità di validare accuratamente i metodi analitici. Il lavoro qui descritto riguarda gli obiettivi preliminari (efficacia estrattiva, specificità, sensibilità strumentale, linearità), finora raggiunti con l'applicazione di un metodo analitico mirato alla determinazione dell'acido11-nor-delta-9-tetraidrocannabinol-9-carbossilico in matrice pilifera. Il metodo analitico applicato a 50 mg di capelli si caratterizza dei seguenti parametri: LOD 0,06 pg/mg, LOQ 0,09 pg/mg, recupero medio 52,3%, riproducibilità intraday compresa tra 4,8% e 6,5%, r2 0,9995. Nel 73,4% dei campioni positivi al delta-9-THC (n=45) il metabolita è stato rilevato in concentrazione superiore al LOQ del metodo (0,09 pg/mg).
Valutazioni preliminari di un metodo GC/MS/MS per la determinazione quantitativa del THC-COOH in matrice pilifera / I. Angeli, M. Minoli, G. Romorini, M. Caligara, F. Lodi. ((Intervento presentato al 39. convegno Congresso Nazionale SIMLA Giornate Medico-Legali Romane ed Europee tenutosi a Roma nel 2009.
Valutazioni preliminari di un metodo GC/MS/MS per la determinazione quantitativa del THC-COOH in matrice pilifera
I. AngeliPrimo
;M. MinoliSecondo
;G. Romorini;M. CaligaraPenultimo
;F. LodiUltimo
2009
Abstract
Tra tutte le sostanze stupefacenti di maggior diffusione, il delta-9-tetraidrocannabiolo è quella che presenta la minor dose efficace (5 mg nella preparazione). Tenuto conto che per le modalità di assunzione, la combustione abbatte di oltre il 30% la concentrazione presente negli spinelli, le concentrazioni biologiche che ne derivano sono notevolmente inferiori a quelle, ad esempio, determinate dalla cocaina o dall'eroina. Anche la dimostrazione dell'uso pregresso attraverso l'analisi delle matrici pilifere, comporta un approccio analitico diverso, sostanzialmente caratterizzato da un valore di riferimento che rappresenta non più del 10% di quello assegnato alle altre sostanze. Recentemente si è resa indispensabile la determinazione dell'acido11-nor-delta-9-tetraidrocannabinol-9-carbossilico anche nelle matrici pilifere, al fine di ottenere la dimostrazione di un'esposizione attiva allo stupefacente e dissipare ogni dubbio in ordine alla possibilità di una contaminazione ambientale. Sebbene questa sostanza rappresenti il metabolita principale e più abbondante del delta-9-THC, le sue caratteristiche chimiche non sono favorevoli ad una sua incorporazione nelle matrici pilifere e le concentrazioni che si originano sono di oltre 100 volte inferiori al cut-off della molecola originale. La disponibilità di tecniche analitiche altamente sensibili amplificano la possibilità di rilievo, ma incrementano la probabilità di interferenze, per cui stretta è la necessità di validare accuratamente i metodi analitici. Il lavoro qui descritto riguarda gli obiettivi preliminari (efficacia estrattiva, specificità, sensibilità strumentale, linearità), finora raggiunti con l'applicazione di un metodo analitico mirato alla determinazione dell'acido11-nor-delta-9-tetraidrocannabinol-9-carbossilico in matrice pilifera. Il metodo analitico applicato a 50 mg di capelli si caratterizza dei seguenti parametri: LOD 0,06 pg/mg, LOQ 0,09 pg/mg, recupero medio 52,3%, riproducibilità intraday compresa tra 4,8% e 6,5%, r2 0,9995. Nel 73,4% dei campioni positivi al delta-9-THC (n=45) il metabolita è stato rilevato in concentrazione superiore al LOQ del metodo (0,09 pg/mg).Pubblicazioni consigliate
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