La malattia coronarica asintomatica (CAD), prevalente nella popolazione generale, si associa ad un aumentato rischio di evoluzione a patologia sintomatica e a morte cardiaca. Studi autoptici, che rivelavano una stretta correlazione tra l'arteriosclerosi carotidea e quella coronarica, hanno fornito un razionale per la valutazione dell'arteriosclerosi carotidea in pazienti con sospetta CAD. L'ultrasonografia B-Mode è una tecnica che consente di quantificare, in modo accurato e riproducibile, le lesioni arteriosclerotiche precoci delle arterie superficiali (carotidi e femorali) e lo spessore del complesso intima-media (IMT), parametro sempre più spesso utilizzato come indice di arteriosclerosi. L'ipotesi che l'IMT carotideo possa essere considerato una spia di arteriosclerosi coronarica è supportata da studi che mostrano come tale parametro sia associato ai fattori di rischio cardiovascolari, alla presenza di reperti elettrocardiografici patologici e alla presenza e gravità di lesioni coronariche valutate angiograficamente. Recenti studi hanno inoltre dimostrato come l'IMT carotideo sia in grado di predire nuovi eventi coronarici e cerebrali e come trattamenti dietetici/farmacologici, efficaci nel ridurre la mortalità e morbidità cardiovascolare, siano in grado di ridurre la progressione dell'IMT. Pertanto, l'insieme di questi risultati indica come l'IMT carotideo possa essere considerato un utile strumento nell'identificazione di individui asintomatici con alta probabilità di CAD.

L’ispessimento medio-intimale della carotide comune è veramente un indice di coronaropatia in pazienti asintomatici? / D. Baldassarre, M. Amato, L. Pustina, C. Sirtori, E. Tremoli. ((Intervento presentato al 11. convegno CONVEGNO DI ECOGRAFIA CARDIOVASCOLARE tenutosi a Milano nel 2000.

L’ispessimento medio-intimale della carotide comune è veramente un indice di coronaropatia in pazienti asintomatici?

D. Baldassarre
Primo
;
L. Pustina;C. Sirtori
Penultimo
;
E. Tremoli
Ultimo
2000

Abstract

La malattia coronarica asintomatica (CAD), prevalente nella popolazione generale, si associa ad un aumentato rischio di evoluzione a patologia sintomatica e a morte cardiaca. Studi autoptici, che rivelavano una stretta correlazione tra l'arteriosclerosi carotidea e quella coronarica, hanno fornito un razionale per la valutazione dell'arteriosclerosi carotidea in pazienti con sospetta CAD. L'ultrasonografia B-Mode è una tecnica che consente di quantificare, in modo accurato e riproducibile, le lesioni arteriosclerotiche precoci delle arterie superficiali (carotidi e femorali) e lo spessore del complesso intima-media (IMT), parametro sempre più spesso utilizzato come indice di arteriosclerosi. L'ipotesi che l'IMT carotideo possa essere considerato una spia di arteriosclerosi coronarica è supportata da studi che mostrano come tale parametro sia associato ai fattori di rischio cardiovascolari, alla presenza di reperti elettrocardiografici patologici e alla presenza e gravità di lesioni coronariche valutate angiograficamente. Recenti studi hanno inoltre dimostrato come l'IMT carotideo sia in grado di predire nuovi eventi coronarici e cerebrali e come trattamenti dietetici/farmacologici, efficaci nel ridurre la mortalità e morbidità cardiovascolare, siano in grado di ridurre la progressione dell'IMT. Pertanto, l'insieme di questi risultati indica come l'IMT carotideo possa essere considerato un utile strumento nell'identificazione di individui asintomatici con alta probabilità di CAD.
2000
Settore BIO/14 - Farmacologia
L’ispessimento medio-intimale della carotide comune è veramente un indice di coronaropatia in pazienti asintomatici? / D. Baldassarre, M. Amato, L. Pustina, C. Sirtori, E. Tremoli. ((Intervento presentato al 11. convegno CONVEGNO DI ECOGRAFIA CARDIOVASCOLARE tenutosi a Milano nel 2000.
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