La testimonianza di Juan Francisco Manzano, negro e schiavo nell’Isola di Cuba, rappresenta un documento imprescindibile all’ora di analizzare la narrativa abolizionista cubana del XIX secolo. Il suo “esercizio narrativo” si converte in modalità di affermazione di un’identità controversa, situata negli interstizi di due universi conflittuali, quello del negro, da rimuovere, e quello del bianco, a cui anelare. Il presente articolo cercherà di analizzare le strategie narrative attraverso le quali Manzano edifica la sua peculiare vicenda vitale. Lo schiavo, attraverso la “traduzione” della sua esperienza (edificata attraverso una sorta di controcanto) compie un atto di scrittura fondazionale che rappresenta, insieme e contraddittoriamente, il rifiuto delle sue radici e il riscatto della sua dignità di uomo, che l’iniquo ordinamento sociale sembra avergli negato.
(Sobre)vivir entre dos culturas. Juan Francisco Manzano y la escritura del ser / L. Scarabelli - In: Palabras e ideas : ida y vuelta / [a cura di] P.L. Crovetto, L. Sanfelici. - Roma : Editori Riuniti, 2008. - ISBN 9788835959977. - pp. 1-11 (( Intervento presentato al 36. convegno Congreso del Instituto Internacional de Literatura Iberoamericana tenutosi a Genova nel 2006.
(Sobre)vivir entre dos culturas. Juan Francisco Manzano y la escritura del ser
L. ScarabelliPrimo
2008
Abstract
La testimonianza di Juan Francisco Manzano, negro e schiavo nell’Isola di Cuba, rappresenta un documento imprescindibile all’ora di analizzare la narrativa abolizionista cubana del XIX secolo. Il suo “esercizio narrativo” si converte in modalità di affermazione di un’identità controversa, situata negli interstizi di due universi conflittuali, quello del negro, da rimuovere, e quello del bianco, a cui anelare. Il presente articolo cercherà di analizzare le strategie narrative attraverso le quali Manzano edifica la sua peculiare vicenda vitale. Lo schiavo, attraverso la “traduzione” della sua esperienza (edificata attraverso una sorta di controcanto) compie un atto di scrittura fondazionale che rappresenta, insieme e contraddittoriamente, il rifiuto delle sue radici e il riscatto della sua dignità di uomo, che l’iniquo ordinamento sociale sembra avergli negato.File | Dimensione | Formato | |
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