Qual è la funzione, lo statuto del mito nella riflessione filosofica di Hans Jonas? Perché egli scrive un racconto mitico, poi raccolto nella sua versione definitiva ne "Il concetto di Dio dopo Auschwitz"? Rispondere a tali questioni significa non solo approfondire i suoi studi di storia e fenomenologia della religione - dalle indagini sullo gnosticismo e su Agostino e Paolo, sviluppate sotto la guida di Heidegger e Bultmann, ai diversi contributi in questo ambito (anche inediti), elaborati lungo tutta la sua vita -, ma comporta anche un'interpretazione complessiva della sua proposta filosofica dalla filosofia della natura fino all'etica della responsabilità. Nel linguaggio mitico-simbolico si articola il rapporto tra funzione trascendentale e trascendente, tra delineazione di un orizzonte storico-spirituale di senso, nelle "immagini" di uomo, mondo e Dio che lo costituiscono e apertura a una dimensione di trascendenza divina. Proprio in questa forma di oggettivazione trovano espressione le opzioni metafisiche di fondo che guidano il suo pensiero, l'intenzione autentica che anima il suo filosofare: al "principio gnostico", anticosmico e demondizzante Jonas oppone il "principio responsabilità" come cura e partecipazione al mondo, luogo autentico di realizzazione della libertà umana.

Hans Jonas e il mito: tra orizzonte trascendentale di senso e apertura alla trascendenza / C. Bonaldi. - Vercelli : Mercurio, 2007. - ISBN 9788886960922.

Hans Jonas e il mito: tra orizzonte trascendentale di senso e apertura alla trascendenza

C. Bonaldi
Primo
2007

Abstract

Qual è la funzione, lo statuto del mito nella riflessione filosofica di Hans Jonas? Perché egli scrive un racconto mitico, poi raccolto nella sua versione definitiva ne "Il concetto di Dio dopo Auschwitz"? Rispondere a tali questioni significa non solo approfondire i suoi studi di storia e fenomenologia della religione - dalle indagini sullo gnosticismo e su Agostino e Paolo, sviluppate sotto la guida di Heidegger e Bultmann, ai diversi contributi in questo ambito (anche inediti), elaborati lungo tutta la sua vita -, ma comporta anche un'interpretazione complessiva della sua proposta filosofica dalla filosofia della natura fino all'etica della responsabilità. Nel linguaggio mitico-simbolico si articola il rapporto tra funzione trascendentale e trascendente, tra delineazione di un orizzonte storico-spirituale di senso, nelle "immagini" di uomo, mondo e Dio che lo costituiscono e apertura a una dimensione di trascendenza divina. Proprio in questa forma di oggettivazione trovano espressione le opzioni metafisiche di fondo che guidano il suo pensiero, l'intenzione autentica che anima il suo filosofare: al "principio gnostico", anticosmico e demondizzante Jonas oppone il "principio responsabilità" come cura e partecipazione al mondo, luogo autentico di realizzazione della libertà umana.
2007
Settore M-FIL/01 - Filosofia Teoretica
Hans Jonas e il mito: tra orizzonte trascendentale di senso e apertura alla trascendenza / C. Bonaldi. - Vercelli : Mercurio, 2007. - ISBN 9788886960922.
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