Lo studio traccia le linee dello sviluppo della superficie in diritto romano. L’istituto sorse tra secondo e primo secolo a.C., in conseguenza di rilevanti mutamenti demografici e urbanistici e fu probabilmente modellato sulle concessioni vettigali. Inizialmente, la superficie fu basata sul contratto di locazione a tempo determinato e poi anche su quello a tempo indeterminato (ovvero in perpetuum) e i superficiari conduttori furono tutelati mediante l’interdictum de superficiebus, modellato su quello de loco publico fruendo. Poiché nel corso del tempo, sul finire del primo secolo a.C., si ammise nella prassi la possibilità di costituire diritti di superficie mediante compravendita, legato e donazione, la tutela interdittale non fu più sufficiente e così, forse tra primo e secondo secolo d.C., il pretore inserì nell’editto la tutela reale per via di azione, a vantaggio di tutti i superficiari, con l’eccezione di quelli che fossero meri conductores ad modicum tempus. Si esaminano tutti i tipi di azioni decretali in factum che il diritto romano conobbe a vantaggio dei superficiari.
La tutela prevista dal diritto romano per i superficiari: dalle azioni “in personam” alle azioni “in rem” / L. Gagliardi (L' arte del diritto). - In: Actio in rem e actio in personam : in ricordo di Mario Talamanca. 2 / [a cura di] L. Garofalo. - Padova : Cedam, 2011. - ISBN 9788813308193. - pp. 5-39
La tutela prevista dal diritto romano per i superficiari: dalle azioni “in personam” alle azioni “in rem”
L. GagliardiPrimo
2011
Abstract
Lo studio traccia le linee dello sviluppo della superficie in diritto romano. L’istituto sorse tra secondo e primo secolo a.C., in conseguenza di rilevanti mutamenti demografici e urbanistici e fu probabilmente modellato sulle concessioni vettigali. Inizialmente, la superficie fu basata sul contratto di locazione a tempo determinato e poi anche su quello a tempo indeterminato (ovvero in perpetuum) e i superficiari conduttori furono tutelati mediante l’interdictum de superficiebus, modellato su quello de loco publico fruendo. Poiché nel corso del tempo, sul finire del primo secolo a.C., si ammise nella prassi la possibilità di costituire diritti di superficie mediante compravendita, legato e donazione, la tutela interdittale non fu più sufficiente e così, forse tra primo e secondo secolo d.C., il pretore inserì nell’editto la tutela reale per via di azione, a vantaggio di tutti i superficiari, con l’eccezione di quelli che fossero meri conductores ad modicum tempus. Si esaminano tutti i tipi di azioni decretali in factum che il diritto romano conobbe a vantaggio dei superficiari.File | Dimensione | Formato | |
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