La filosofia si è occupata in molti modi e sensi della Bibbia che, a sua volta, l’ha influenzata, prima ancora che per i suoi contenuti, per la sua stessa struttura di testo e libro. Un rapporto non ovvio, quello tra Bibbia e filosofia, data la pretesa autoritativa avanzata dalla prima e, viceversa, la strutturale autonomia del filosofare. Le questioni emergenti ruotano, in primo luogo, intorno alla diade oppositiva «fissità del testo – libertà del pensiero» che va colta sotto il segno della interrogazione, per lumeggiare la qualità di tale dialettica. In questione è se, da un lato, il testo sia una ‘fissità’ che fa remora (o, invece, al contrario, da volano?) al libero dispiegarsi del pensiero; e se, d’altro lato, il pensiero sia davvero positivamente ‘libero’, pieno, storico, umano senza alcuna relazione con il testo. La chiave di snodo e di raccordo è la temporalità, che affetta il pensiero, rendendolo possibile e comunicabile solo come ‘iscrizione’, la quale resta viva attraverso la rinnovata interpretazione e donazione di senso. Il testo, quindi, non va scisso né dal pensiero che vi è espresso, né da quello di cui esso propizia il generarsi offrendosi sempre di nuovo come termine di colloquio. E questo vale in modo esemplare e peculiare per il testo biblico, il cui generarsi e strutturarsi è la negazione stessa dell’idea di ‘fissità’. Un secondo nodo avvista la questione sotto il profilo della opposizione tra il carattere ‘sacro’ o ‘rivelatorio’ che le tradizioni religiose da cui esso promana attribuiscono al testo biblico, da un lato, e, dall’altro, l’impregiudicatezza che da una consolidata tradizione è ritenuta conditio sine qua non perché un pensiero possa aspirare a essere filosofico. Come conciliare lo statuto filosofico col rapporto con un testo che rivendica a sé uno statuto speciale, ‘sacro’?

Introduzione. Scrittura e pensiero: quale relazione? / M.C. Bartolomei - In: La filosofia e il Grande Codice. Fissità dello scritto - Libertà del pensiero? / [a cura di] M.C. Bartolomei. - Torino : Claudiana, 2012 Jun. - ISBN 978-88-7016-897-6. - pp. 15-21 (( convegno La filosofia e il Grande Codice: libertà del pensiero -fissità dello scritto? tenutosi a Milano nel 2010.

Introduzione. Scrittura e pensiero: quale relazione?

M.C. Bartolomei
Primo
2012

Abstract

La filosofia si è occupata in molti modi e sensi della Bibbia che, a sua volta, l’ha influenzata, prima ancora che per i suoi contenuti, per la sua stessa struttura di testo e libro. Un rapporto non ovvio, quello tra Bibbia e filosofia, data la pretesa autoritativa avanzata dalla prima e, viceversa, la strutturale autonomia del filosofare. Le questioni emergenti ruotano, in primo luogo, intorno alla diade oppositiva «fissità del testo – libertà del pensiero» che va colta sotto il segno della interrogazione, per lumeggiare la qualità di tale dialettica. In questione è se, da un lato, il testo sia una ‘fissità’ che fa remora (o, invece, al contrario, da volano?) al libero dispiegarsi del pensiero; e se, d’altro lato, il pensiero sia davvero positivamente ‘libero’, pieno, storico, umano senza alcuna relazione con il testo. La chiave di snodo e di raccordo è la temporalità, che affetta il pensiero, rendendolo possibile e comunicabile solo come ‘iscrizione’, la quale resta viva attraverso la rinnovata interpretazione e donazione di senso. Il testo, quindi, non va scisso né dal pensiero che vi è espresso, né da quello di cui esso propizia il generarsi offrendosi sempre di nuovo come termine di colloquio. E questo vale in modo esemplare e peculiare per il testo biblico, il cui generarsi e strutturarsi è la negazione stessa dell’idea di ‘fissità’. Un secondo nodo avvista la questione sotto il profilo della opposizione tra il carattere ‘sacro’ o ‘rivelatorio’ che le tradizioni religiose da cui esso promana attribuiscono al testo biblico, da un lato, e, dall’altro, l’impregiudicatezza che da una consolidata tradizione è ritenuta conditio sine qua non perché un pensiero possa aspirare a essere filosofico. Come conciliare lo statuto filosofico col rapporto con un testo che rivendica a sé uno statuto speciale, ‘sacro’?
Bibbia e filosofia ; Testo e pensiero ; Ermeneutica biblica
Settore M-FIL/03 - Filosofia Morale
Settore M-FIL/01 - Filosofia Teoretica
giu-2012
Dipartimento di Filosofia dell'Università degli Studi di Milano
Associazione Italiana per gli Studi di Filosofia e Teologia, sezioni Nordoccidentale e Lombarda
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