Obiettivi dello studio Ad oggi la trombosi degli stent è considerata il più importante fattore responsabile degli eventi avversi (infarti e decessi) sia precoci che tardivi dopo angioplastica coronarica. Nonostante venga riconosciuta come un problema multifattoriale correlato al paziente, al tipo di lesione, a fattori legati alla procedura, all’attivazione del sistema della coagulazione e alla risposta individuale alla terapia antipiastrinica, purtroppo i precisi meccanismi cellulari e molecolari coinvolti in questo fenomeno sono ancora poco definiti. Questo studio si propone di valutare lo stato di attivazione piastrinica e leucocitaria sia da un punto di vista temporale (a) che da un punto di vista cellulare (b) e molecolare (c, d) in pazienti con malattia coronarica sottoposti ad impianto di stent medicati e non (DES e BMS). (a) Lo stato di attivazione cellulare (in dettaglio in “b”, “c” e “d”) sarà valutato prima dell’impianto di stent e nei dodici/diciotto mesi successivi, come riportato in Tabella 1 e 2. (b) La funzionalità piastrinica verrà valutata con test di aggregazione, tromboelastografia e mediante PFA-100. L’espressione proteica di markers di attivazione piastrinica e leucocitaria sarà valutata mediante citofluorimetria. (c) Il profilo di espressione genico delle piastrine e dei leucociti verrà valutato con tecniche di microarrays e qRT-PCR. (d) La valutazione della presenza di polimorfismi (da DNA genomico estratto da leucociti circolanti) a carico di proteine coinvolte nei processi di attivazione piastrinica e leucocitaria permetterà di correlarne la frequenza con le risposte funzionali. Disegno dello Studio Lo studio verrà condotto su pazienti con malattia coronarica ricoverati presso il Centro Cardiologico Monzino per procedure di rivascolarizzazione endoluminale con impianto di stent di tipo Cypher o Xience o stent metallici (BMS). Per ogni tipo di stent si prevede l’arruolamento di 25-30 pazienti. Criteri di inclusione: pazienti con angina stabile ed età inferiore a 80 anni. Criteri di esclusione: pazienti con angina instabile e IMA al momento dell’impianto degli stent. Per la valutazione di tutti i parametri descritti negli Obiettivi dello Studio, a ciascun paziente verrà effettuato un prelievo di 30-40 ml di sangue da una vena periferica secondo la tempistica descritta in Tabella 1 e 2.

Titolare di un progetto di Ricerca finanziato dalla Fondazione Italo Monzino dal titolo "Nuovi meccanismi patogenetici delle sindromi coronariche acute:La trombosi degli stent nella malattia coronarica: identificazione dei meccanismi cellulari e molecolari coinvolti(2009 Jan).

Titolare di un progetto di Ricerca finanziato dalla Fondazione Italo Monzino dal titolo "Nuovi meccanismi patogenetici delle sindromi coronariche acute:La trombosi degli stent nella malattia coronarica: identificazione dei meccanismi cellulari e molecolari coinvolti

2009

Abstract

Obiettivi dello studio Ad oggi la trombosi degli stent è considerata il più importante fattore responsabile degli eventi avversi (infarti e decessi) sia precoci che tardivi dopo angioplastica coronarica. Nonostante venga riconosciuta come un problema multifattoriale correlato al paziente, al tipo di lesione, a fattori legati alla procedura, all’attivazione del sistema della coagulazione e alla risposta individuale alla terapia antipiastrinica, purtroppo i precisi meccanismi cellulari e molecolari coinvolti in questo fenomeno sono ancora poco definiti. Questo studio si propone di valutare lo stato di attivazione piastrinica e leucocitaria sia da un punto di vista temporale (a) che da un punto di vista cellulare (b) e molecolare (c, d) in pazienti con malattia coronarica sottoposti ad impianto di stent medicati e non (DES e BMS). (a) Lo stato di attivazione cellulare (in dettaglio in “b”, “c” e “d”) sarà valutato prima dell’impianto di stent e nei dodici/diciotto mesi successivi, come riportato in Tabella 1 e 2. (b) La funzionalità piastrinica verrà valutata con test di aggregazione, tromboelastografia e mediante PFA-100. L’espressione proteica di markers di attivazione piastrinica e leucocitaria sarà valutata mediante citofluorimetria. (c) Il profilo di espressione genico delle piastrine e dei leucociti verrà valutato con tecniche di microarrays e qRT-PCR. (d) La valutazione della presenza di polimorfismi (da DNA genomico estratto da leucociti circolanti) a carico di proteine coinvolte nei processi di attivazione piastrinica e leucocitaria permetterà di correlarne la frequenza con le risposte funzionali. Disegno dello Studio Lo studio verrà condotto su pazienti con malattia coronarica ricoverati presso il Centro Cardiologico Monzino per procedure di rivascolarizzazione endoluminale con impianto di stent di tipo Cypher o Xience o stent metallici (BMS). Per ogni tipo di stent si prevede l’arruolamento di 25-30 pazienti. Criteri di inclusione: pazienti con angina stabile ed età inferiore a 80 anni. Criteri di esclusione: pazienti con angina instabile e IMA al momento dell’impianto degli stent. Per la valutazione di tutti i parametri descritti negli Obiettivi dello Studio, a ciascun paziente verrà effettuato un prelievo di 30-40 ml di sangue da una vena periferica secondo la tempistica descritta in Tabella 1 e 2.
Centro Cardiologico Monzino IRCCS
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Titolare di un progetto di Ricerca finanziato dalla Fondazione Italo Monzino dal titolo "Nuovi meccanismi patogenetici delle sindromi coronariche acute:La trombosi degli stent nella malattia coronarica: identificazione dei meccanismi cellulari e molecolari coinvolti(2009 Jan).
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