Sulla base di una ricostruzione della ricezione hölderliniana nell'intera opera di Bertolt Brecht lo studio muove a una rivalutazione della rielaborazione dell'"Antigone" di Sofocle (1947/48), stesa dal drammaturgo tedesco sulla base della traduzione di Friedrich Hölderlin (1804): la scoperta di ulteriori fonti hölderliniane ancora ignote alla critica, la determinazione dell'edizione utilizzata da Brecht e la rilettura dell'intero corpus di testi relativo alla rielaborazione e alla messa in scena con l'occhio ai suoi numerosi ipotesti sono la base per un'interpretazione complessiva del primo tentativo drammatico di Brecht dopo il ritorno dall'esilio americano e del suo ruolo nel contesto della molteplice presenza di Hölderlin - poeta, traduttore e personaggio - nel teatro tedesco contemporaneo
La presenza di Hölderlin nell’“Antigone” di Brecht / M. Castellari. - In: STUDIA THEODISCA. - ISSN 1593-2478. - XI:(2004), pp. 143-182.
La presenza di Hölderlin nell’“Antigone” di Brecht
M. CastellariPrimo
2004
Abstract
Sulla base di una ricostruzione della ricezione hölderliniana nell'intera opera di Bertolt Brecht lo studio muove a una rivalutazione della rielaborazione dell'"Antigone" di Sofocle (1947/48), stesa dal drammaturgo tedesco sulla base della traduzione di Friedrich Hölderlin (1804): la scoperta di ulteriori fonti hölderliniane ancora ignote alla critica, la determinazione dell'edizione utilizzata da Brecht e la rilettura dell'intero corpus di testi relativo alla rielaborazione e alla messa in scena con l'occhio ai suoi numerosi ipotesti sono la base per un'interpretazione complessiva del primo tentativo drammatico di Brecht dopo il ritorno dall'esilio americano e del suo ruolo nel contesto della molteplice presenza di Hölderlin - poeta, traduttore e personaggio - nel teatro tedesco contemporaneoPubblicazioni consigliate
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