Lo studio antropologico di alcune necropoli ha portato a delineare un quadro economico preliminare del Bergamasco dall’epoca romana al XIII sec. d.C.. Nel periodo romano sembrano esserci discrete condizioni di vita con attività occupazionali non eccessivamente pesanti a carico soprattutto degli arti superiori. Con il medioevo le occupazioni, sempre a carico degli arti superiori, sembrano diventare più pesanti e/o svolte in ambienti più insidiosi tranne che per le donne le quali probabilmente svolgevano i compiti meno pesanti o comunque li intraprendevano in età più tarda rispetto agli uomini. Nei secoli successivi l’economia sembra precipitare: già i bambini mostrano segni di attività che diventano per tutti più dure e pesanti, con la comparsa di malattie infettive quali la tubercolosi. Verosimilmente anche la disponibilità di cibo comincia a scarseggiare o essere nutrizionalmente inferiore. Per tutte queste popolazioni il quadro delineato è compatibile con un’economia di tipo agricolo che peggiora col passare dei secoli sia dal punto di vista nutrizionale che per l’intensità del lavoro.
Tra Età romana e Medioevo : le popolazioni bergamasche attraverso la ricerca archeologica e antropologica / A. Mazzucchi, C. Cattaneo - In: Antenna Europea del Romanico : sintesi delle relazioni e dell'attività svolta 2005-2010 / [a cura di] G.M. Labaa, M.T. Piovesan. - Bergamo : Antenna Europea del Romanico, 2010.
Tra Età romana e Medioevo : le popolazioni bergamasche attraverso la ricerca archeologica e antropologica
A. MazzucchiPrimo
;C. CattaneoUltimo
2010
Abstract
Lo studio antropologico di alcune necropoli ha portato a delineare un quadro economico preliminare del Bergamasco dall’epoca romana al XIII sec. d.C.. Nel periodo romano sembrano esserci discrete condizioni di vita con attività occupazionali non eccessivamente pesanti a carico soprattutto degli arti superiori. Con il medioevo le occupazioni, sempre a carico degli arti superiori, sembrano diventare più pesanti e/o svolte in ambienti più insidiosi tranne che per le donne le quali probabilmente svolgevano i compiti meno pesanti o comunque li intraprendevano in età più tarda rispetto agli uomini. Nei secoli successivi l’economia sembra precipitare: già i bambini mostrano segni di attività che diventano per tutti più dure e pesanti, con la comparsa di malattie infettive quali la tubercolosi. Verosimilmente anche la disponibilità di cibo comincia a scarseggiare o essere nutrizionalmente inferiore. Per tutte queste popolazioni il quadro delineato è compatibile con un’economia di tipo agricolo che peggiora col passare dei secoli sia dal punto di vista nutrizionale che per l’intensità del lavoro.Pubblicazioni consigliate
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