Viviamo in un ambiente ostile, circondati da microrganismi patogeni ed esposti a un’infinità di pericoli di natura fisica e chimica. Per sopravvivere Madre Natura ci ha fornito un sistema immunitario efficace, il cui elemento chiave è uno schieramento di elementi a rapida risposta nei siti di attacco più probabili, quali la cute e le mucose. È proprio a questi livelli che l’insieme di difese anatomiche, aspecifiche e specifiche garantisce un’ottima protezione nei confronti di tutti i possibili aggressori. La cute è la più ovvia di queste superfici, ma di fatto rappresenta solo una piccola parte della superficie corporea esposta all’ambiente esterno. La cute è stata considerata per anni avere il semplice ruolo di “barriera” tra l’organismo e l’ambiente, ma dagli anni ’90 è stata riconosciuta l’esistenza di un vero e proprio sistema immunitario cutaneo, che nella maggior parte dei casi riesce a far fronte e a superare con successo diverse condizioni patologiche di diversa natura. A volte però questi stessi fondamentali meccanismi effettori possono venire utilizzati in maniera inappropriata e causare dei danni all’organismo, pur evolvendosi dagli efficaci sistemi difensivi che ben conosciamo. Ad esempio, in alcune infezioni il processo patologico che vede il sistema immunitario in prima linea si estende ber oltre il danno causato dal patogeno stesso, con conseguente sviluppo di patologie immunomediate indesiderate e tra queste le malattie autorimmuni; in altri casi, alcune risposte immunitarie non sono dirette contro dei pericolosi patogeni, ma contro alcune sostanze estranee a volte assolutamente innocue... ed è questo il caso delle patologie su base allergica.
Il sistema immunitario cutaneo e cenni di immunopatologia (malattie allergiche, malattie autoimmuni) / P. Dall'Ara. ((Intervento presentato al convegno Corso Performat “Le malattie allergiche, immunomediate e parassitarie” tenutosi a Casalmaggiore (PR) nel 2012.
Il sistema immunitario cutaneo e cenni di immunopatologia (malattie allergiche, malattie autoimmuni)
P. Dall'AraPrimo
2012
Abstract
Viviamo in un ambiente ostile, circondati da microrganismi patogeni ed esposti a un’infinità di pericoli di natura fisica e chimica. Per sopravvivere Madre Natura ci ha fornito un sistema immunitario efficace, il cui elemento chiave è uno schieramento di elementi a rapida risposta nei siti di attacco più probabili, quali la cute e le mucose. È proprio a questi livelli che l’insieme di difese anatomiche, aspecifiche e specifiche garantisce un’ottima protezione nei confronti di tutti i possibili aggressori. La cute è la più ovvia di queste superfici, ma di fatto rappresenta solo una piccola parte della superficie corporea esposta all’ambiente esterno. La cute è stata considerata per anni avere il semplice ruolo di “barriera” tra l’organismo e l’ambiente, ma dagli anni ’90 è stata riconosciuta l’esistenza di un vero e proprio sistema immunitario cutaneo, che nella maggior parte dei casi riesce a far fronte e a superare con successo diverse condizioni patologiche di diversa natura. A volte però questi stessi fondamentali meccanismi effettori possono venire utilizzati in maniera inappropriata e causare dei danni all’organismo, pur evolvendosi dagli efficaci sistemi difensivi che ben conosciamo. Ad esempio, in alcune infezioni il processo patologico che vede il sistema immunitario in prima linea si estende ber oltre il danno causato dal patogeno stesso, con conseguente sviluppo di patologie immunomediate indesiderate e tra queste le malattie autorimmuni; in altri casi, alcune risposte immunitarie non sono dirette contro dei pericolosi patogeni, ma contro alcune sostanze estranee a volte assolutamente innocue... ed è questo il caso delle patologie su base allergica.File | Dimensione | Formato | |
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