Il volume prende le mosse da una riflessione sulle questioni problematiche che derivano dall’attuazione del modello autonomistico delineato dalla riforma del Titolo V, parte seconda, della Costituzione. Tale modifica, introducendo un assetto costituzionale policentrico, basato su una tendenziale pariordinazione dei diversi enti che costituiscono la Repubblica, ha determinato, di fatto, un sistema che oscilla tra “regionalismo” e “municipalismo” ove le Regioni hanno spesso incontrato difficoltà a governare sul proprio territorio, non riuscendo talora a far applicare agli enti locali le proprie leggi e, di conseguenza, a realizzare concretamente le proprie politiche. La tesi di fondo del lavoro è che il modello autonomistico costituzionale può essere concretamente realizzato solo attraverso un’implementazione di un sistema sinergico di relazioni tra Regioni ed enti locali, anche al fine di garantire un equilibrio tra esigenze unitarie regionali, che perseguono lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali sul territorio, ed esigenze di differenziazione, legate al processo di valorizzazione delle autonomie. Partendo da questa constatazione, si è ritenuto opportuno procedere ad una individuazione delle tipologie di decisioni regionali che richiedono una maggior collaborazione, se non un certo grado di concertazione, tra gli enti regionali e locali, e ad una analisi dei diversi strumenti di collaborazione tra gli enti, sia formali che informali, introdotti negli ultimi anni a livello regionale. Si è quindi compiuta una valutazione circa l’effettiva portata innovativa che tali strumenti sono stati in grado di produrre e si sono sviluppate alcune proposte tali da garantire un sistema di governo regionale maggiormente integrato. Il lavoro dedica inoltre una particolare attenzione alle conseguenze che l’auspicato processo di potenziamento di modelli organizzativi maggiormente integrati può produrre sulla razionalizzazione delle spese e sull’efficienza, efficacia ed economicità della gestione dei servizi e, al contempo, sulla garanzia dell’effettività nella tutela dei diritti. In particolare, l’esame di quei settori – come quello dei servizi sociali, oggetto del quarto capitolo del volume – in cui sono stati introdotti modelli innovativi di organizzazione e gestione dei servizi, basati su una maggiore integrazione tra gli enti, dimostra come tali modelli abbiano avuto ricadute positive sull’efficacia e sull’efficienza dell’azione amministrativa e, pertanto, sulla effettiva garanzia dei diritti. Per altro verso, evidenziate le difficoltà che possono incontrare le Regioni nel realizzare un coordinamento con un sistema eterogeneo di numerosi enti comunali, viene sottolineata la necessità di procedere ad una razionalizzazione del territorio e ad un riordino degli enti, ai fini di creare le condizioni per una valorizzazione del processo di integrazione tra Regioni ed enti locali e di affrontare le nuove sfide che derivano dalla difficile congiuntura economico-finanziaria in cui ci troviamo.

Il sistema di governo regionale integrato : alla ricerca di un equilibrio tra esigenze di riordino territoriale, razionalizzazione della spesa pubblica e garanzia dei diritti / G. Marchetti. - Milano : Giuffrè, 2012. - ISBN 8814174482. (COLLANA DI DIRITTO PUBBLICO)

Il sistema di governo regionale integrato : alla ricerca di un equilibrio tra esigenze di riordino territoriale, razionalizzazione della spesa pubblica e garanzia dei diritti

G. Marchetti
Primo
2012

Abstract

Il volume prende le mosse da una riflessione sulle questioni problematiche che derivano dall’attuazione del modello autonomistico delineato dalla riforma del Titolo V, parte seconda, della Costituzione. Tale modifica, introducendo un assetto costituzionale policentrico, basato su una tendenziale pariordinazione dei diversi enti che costituiscono la Repubblica, ha determinato, di fatto, un sistema che oscilla tra “regionalismo” e “municipalismo” ove le Regioni hanno spesso incontrato difficoltà a governare sul proprio territorio, non riuscendo talora a far applicare agli enti locali le proprie leggi e, di conseguenza, a realizzare concretamente le proprie politiche. La tesi di fondo del lavoro è che il modello autonomistico costituzionale può essere concretamente realizzato solo attraverso un’implementazione di un sistema sinergico di relazioni tra Regioni ed enti locali, anche al fine di garantire un equilibrio tra esigenze unitarie regionali, che perseguono lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali sul territorio, ed esigenze di differenziazione, legate al processo di valorizzazione delle autonomie. Partendo da questa constatazione, si è ritenuto opportuno procedere ad una individuazione delle tipologie di decisioni regionali che richiedono una maggior collaborazione, se non un certo grado di concertazione, tra gli enti regionali e locali, e ad una analisi dei diversi strumenti di collaborazione tra gli enti, sia formali che informali, introdotti negli ultimi anni a livello regionale. Si è quindi compiuta una valutazione circa l’effettiva portata innovativa che tali strumenti sono stati in grado di produrre e si sono sviluppate alcune proposte tali da garantire un sistema di governo regionale maggiormente integrato. Il lavoro dedica inoltre una particolare attenzione alle conseguenze che l’auspicato processo di potenziamento di modelli organizzativi maggiormente integrati può produrre sulla razionalizzazione delle spese e sull’efficienza, efficacia ed economicità della gestione dei servizi e, al contempo, sulla garanzia dell’effettività nella tutela dei diritti. In particolare, l’esame di quei settori – come quello dei servizi sociali, oggetto del quarto capitolo del volume – in cui sono stati introdotti modelli innovativi di organizzazione e gestione dei servizi, basati su una maggiore integrazione tra gli enti, dimostra come tali modelli abbiano avuto ricadute positive sull’efficacia e sull’efficienza dell’azione amministrativa e, pertanto, sulla effettiva garanzia dei diritti. Per altro verso, evidenziate le difficoltà che possono incontrare le Regioni nel realizzare un coordinamento con un sistema eterogeneo di numerosi enti comunali, viene sottolineata la necessità di procedere ad una razionalizzazione del territorio e ad un riordino degli enti, ai fini di creare le condizioni per una valorizzazione del processo di integrazione tra Regioni ed enti locali e di affrontare le nuove sfide che derivano dalla difficile congiuntura economico-finanziaria in cui ci troviamo.
2012
sistema di governo regionale integrato; integrazione tra Regioni ed enti locali; riordino degli enti; tutela dei diritti; diritti sociali
Settore IUS/08 - Diritto Costituzionale
Il sistema di governo regionale integrato : alla ricerca di un equilibrio tra esigenze di riordino territoriale, razionalizzazione della spesa pubblica e garanzia dei diritti / G. Marchetti. - Milano : Giuffrè, 2012. - ISBN 8814174482. (COLLANA DI DIRITTO PUBBLICO)
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