Per sua stessa natura, il teatro vive di emozione: la compresenza di attore e spettatore, che condividono nel tempo e nello spazio un’esperienza, implica, come ovvio, quel coinvolgimento emotivo che è peculiare dello spettacolo dal vivo. Non ci sarà da stupirdi, dunque, se l’emozione si è da sempre imposta quale privilegiato argomento di dibattito non solo per letterati e teorici, ma anche per gli stessi autori di teatro. Dal celeberrimo delectare et docere oraziano, passando per l’epoca dei Lumi e per il Romanticismo – che dell’emozione a teatro rappresenta forse la più alta consacrazione - per approdare, infine, alla poetica trasgressiva delle avanguardie, la partecipazione immediata e irrazionale dello spettatore si è sempre posta quale imprescindibile fondamento del fare teatro.
Tra ragione ed emozione: il compromesso del teatro / A. Bentoglio. - In: Itinera : rivista di filosofia e di teoria delle arti e della letteratura. - 2:(2006 Mar).
Tra ragione ed emozione: il compromesso del teatro
A. BentoglioPrimo
2006
Abstract
Per sua stessa natura, il teatro vive di emozione: la compresenza di attore e spettatore, che condividono nel tempo e nello spazio un’esperienza, implica, come ovvio, quel coinvolgimento emotivo che è peculiare dello spettacolo dal vivo. Non ci sarà da stupirdi, dunque, se l’emozione si è da sempre imposta quale privilegiato argomento di dibattito non solo per letterati e teorici, ma anche per gli stessi autori di teatro. Dal celeberrimo delectare et docere oraziano, passando per l’epoca dei Lumi e per il Romanticismo – che dell’emozione a teatro rappresenta forse la più alta consacrazione - per approdare, infine, alla poetica trasgressiva delle avanguardie, la partecipazione immediata e irrazionale dello spettatore si è sempre posta quale imprescindibile fondamento del fare teatro.File | Dimensione | Formato | |
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