La maggior parte dei vigneti è collocata in zone semiaride che, date le caratteristiche lussureggianti delle piante, determinano una migliore qualità dei frutti. La scarsa, ma regolata irrigazione viene infatti adottata con lo scopo di inibire la crescita vegetativa della vite, migliorando al tempo stesso resa e qualità produttiva. Nonostante piante di Vitis siano in grado di sopravvivere anche a condizioni di siccità estreme, lo stess idrico è tuttavia responsabile di circa il 41% delle perdite di produzioni degli Stati Uniti. I genotipi oggetto del presente studio (Barbera franco di piede, portainnesti 161.49, SO4, 420 A,) sono stati scelti in funzione della loro importanza agronomica-produttiva e del grado di suscettibilità allo stress idrico imposto. Le prove sono state condotte in coltura idroponica allevando il materiale vegetale in una condizione di controllo e una, atta a simulare la condizione di stress idrico, mediante l’aggiunta di 100 g/L di polietilenglicole, una sostanza osmoticamente attiva. Dopo aver valutato il contenuto relativo di acqua fogliare (RWC), sono stati analizzati alcuni parametri direttamente correlabili alla chiusura stomatica (evapotraspirazione, conduttanza stomatica, CO2 interna), prima risposta allo stress idrico volta a ridurre la perdita di acqua attraverso la traspirazione. Poiché la chiusura degli stomi ABA- e Ca2+-dipendente causa una diminuzione della fotosintesi, dalle foglie dei genotipi oggetto di studio sono state estratte le membrane tilacoidali, su cui sono state eseguite misure di trasporto elettronico fotosintetico. Sempre a livello fogliare è stata inoltre valutata l’attività della RuBisCo, con lo scopo di correlare diversi livelli di fissazione della CO2, con un diverso grado di tolleranza allo stress. L’identificazione e la valutazione dei parametri che determinano una diversa tolleranza tra genotipi forniranno strumenti utili per a) lo screening di portainnesti a diversa suscettibilità b) la creazione di nuovi portainnesti dotati di maggiore efficienza nell’utilizzo di acqua.
PARAMETRI FISIOLOGICI E BIOCHIMICI ATTI AD EVIDENZIARE DIFFERENZE ADATTATIVE IN PORTAINNESTI DI VITE A DIVERSA SUSCETTIBILITA’ ALLO STRESS IDRICO / S. Donnini, G. Vigani, G. Zocchi. ((Intervento presentato al 28. convegno Convegno Società Italiana di Chimica Agraria (SICA) tenutosi a Piacenza nel 2010.
PARAMETRI FISIOLOGICI E BIOCHIMICI ATTI AD EVIDENZIARE DIFFERENZE ADATTATIVE IN PORTAINNESTI DI VITE A DIVERSA SUSCETTIBILITA’ ALLO STRESS IDRICO
S. DonniniPrimo
;G. ViganiSecondo
;G. ZocchiUltimo
2010
Abstract
La maggior parte dei vigneti è collocata in zone semiaride che, date le caratteristiche lussureggianti delle piante, determinano una migliore qualità dei frutti. La scarsa, ma regolata irrigazione viene infatti adottata con lo scopo di inibire la crescita vegetativa della vite, migliorando al tempo stesso resa e qualità produttiva. Nonostante piante di Vitis siano in grado di sopravvivere anche a condizioni di siccità estreme, lo stess idrico è tuttavia responsabile di circa il 41% delle perdite di produzioni degli Stati Uniti. I genotipi oggetto del presente studio (Barbera franco di piede, portainnesti 161.49, SO4, 420 A,) sono stati scelti in funzione della loro importanza agronomica-produttiva e del grado di suscettibilità allo stress idrico imposto. Le prove sono state condotte in coltura idroponica allevando il materiale vegetale in una condizione di controllo e una, atta a simulare la condizione di stress idrico, mediante l’aggiunta di 100 g/L di polietilenglicole, una sostanza osmoticamente attiva. Dopo aver valutato il contenuto relativo di acqua fogliare (RWC), sono stati analizzati alcuni parametri direttamente correlabili alla chiusura stomatica (evapotraspirazione, conduttanza stomatica, CO2 interna), prima risposta allo stress idrico volta a ridurre la perdita di acqua attraverso la traspirazione. Poiché la chiusura degli stomi ABA- e Ca2+-dipendente causa una diminuzione della fotosintesi, dalle foglie dei genotipi oggetto di studio sono state estratte le membrane tilacoidali, su cui sono state eseguite misure di trasporto elettronico fotosintetico. Sempre a livello fogliare è stata inoltre valutata l’attività della RuBisCo, con lo scopo di correlare diversi livelli di fissazione della CO2, con un diverso grado di tolleranza allo stress. L’identificazione e la valutazione dei parametri che determinano una diversa tolleranza tra genotipi forniranno strumenti utili per a) lo screening di portainnesti a diversa suscettibilità b) la creazione di nuovi portainnesti dotati di maggiore efficienza nell’utilizzo di acqua.Pubblicazioni consigliate
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