Lo scopo dello studio e’ stato di valutare in un modello animale sperimentale di ischemia e riperfusione, l’efficacia di due sostanze in grado di proteggere l’endotelio, la L-Arginina, precursore naturale dell’ossido di azoto, potente vasodilatatore ed inibitore dell’aggregazione di piastrine e neutrofili, e dell’Oligotide, capace di indurre la sintesi di prostacicline, che agiscono stimolando la funzione endoteliale. Sono stati utilizzati per lo studio 19 maiali (Femmine, tipo Landrace X Large White) suddivisi in 3 gruppi: gruppo A=7 animali di controllo, gruppo B=6 animali trattati con L-Arginina, gruppo C=6 animali trattati con Oligotide. L’ischemia calda e’ stata indotta in tutti gli animali mediante clampaggio, al di sopra dello shunt porto-cavale, dell’ilo epatico per 120 minuti, che veniva rimosso alla riperfusione. Per valutare l’efficacia dei due trattamenti sono stati dosati ai tempi basale (laparotomia), prima della riperfusione, a 1, 10, 60 e 120 minuti dalla riperfusione e nei giorni 1, 2, 3 e 7 del post-intervento: AST, ALT, GGT, ALP, LDH, Albumina, Bilirubina totale, PT, Fattori V e VII, quali indici di funzionalita’ epatica. Inoltre sono state eseguite biopsie epatiche ai tempi basale, a 30 minuti e 7 giorni dalla riperfusione per lo studio istologico ed ultrastrutturale, per la valutazione di apoptosi, del contenuto di glicogeno intracellulare e per il dosaggio della malondialdeide tessutale (tMDA). Significativamente migliori rispetto al gruppo di controllo sono risultati: 1) Gruppo B : AST 7° giorno (p=0.025), LDH 10 minuti (p=0.05), PT 2° e 7° giorno (p<0.05), tMDA 30 minuti (p=0.05), contenuto epatocitario di glicogeno 7° giorno (p=0.01), apoptosi ed ultrastruttura a 30 minuti (p<0.05) dalla riperfusione. 2) Gruppo C : PT 2° giorno (p<0.05), Fattore VII 1°, 2° e 7° giorno (p<0.05) dalla riperfusione. In base ai risultati ottenuti possiamo concludere che la L-Arginina e’ in grado di esercitare effetto protettivo a livello epatico, in un modello animale sperimentale di ischemia e riperfusione, mentre risulta essere meno evidente il ruolo protettivo dell’Oligotide.
Studio sperimentale sulla prevenzione del danno renale da ischemia calda mediante impiego di farmaci endotelio-protettori / M. Ferraresso ; L. R. Fassati, A. Vegeto, B. D. Kahan. ISTITUTO DI CHIRURGIA SPERIMENTALE, DEI TRAPIANTI E CARDIOVASCOLARE, 1997 Jun. 9. ciclo, Anno Accademico 1996/1997.
Studio sperimentale sulla prevenzione del danno renale da ischemia calda mediante impiego di farmaci endotelio-protettori
M. Ferraresso
1997
Abstract
Lo scopo dello studio e’ stato di valutare in un modello animale sperimentale di ischemia e riperfusione, l’efficacia di due sostanze in grado di proteggere l’endotelio, la L-Arginina, precursore naturale dell’ossido di azoto, potente vasodilatatore ed inibitore dell’aggregazione di piastrine e neutrofili, e dell’Oligotide, capace di indurre la sintesi di prostacicline, che agiscono stimolando la funzione endoteliale. Sono stati utilizzati per lo studio 19 maiali (Femmine, tipo Landrace X Large White) suddivisi in 3 gruppi: gruppo A=7 animali di controllo, gruppo B=6 animali trattati con L-Arginina, gruppo C=6 animali trattati con Oligotide. L’ischemia calda e’ stata indotta in tutti gli animali mediante clampaggio, al di sopra dello shunt porto-cavale, dell’ilo epatico per 120 minuti, che veniva rimosso alla riperfusione. Per valutare l’efficacia dei due trattamenti sono stati dosati ai tempi basale (laparotomia), prima della riperfusione, a 1, 10, 60 e 120 minuti dalla riperfusione e nei giorni 1, 2, 3 e 7 del post-intervento: AST, ALT, GGT, ALP, LDH, Albumina, Bilirubina totale, PT, Fattori V e VII, quali indici di funzionalita’ epatica. Inoltre sono state eseguite biopsie epatiche ai tempi basale, a 30 minuti e 7 giorni dalla riperfusione per lo studio istologico ed ultrastrutturale, per la valutazione di apoptosi, del contenuto di glicogeno intracellulare e per il dosaggio della malondialdeide tessutale (tMDA). Significativamente migliori rispetto al gruppo di controllo sono risultati: 1) Gruppo B : AST 7° giorno (p=0.025), LDH 10 minuti (p=0.05), PT 2° e 7° giorno (p<0.05), tMDA 30 minuti (p=0.05), contenuto epatocitario di glicogeno 7° giorno (p=0.01), apoptosi ed ultrastruttura a 30 minuti (p<0.05) dalla riperfusione. 2) Gruppo C : PT 2° giorno (p<0.05), Fattore VII 1°, 2° e 7° giorno (p<0.05) dalla riperfusione. In base ai risultati ottenuti possiamo concludere che la L-Arginina e’ in grado di esercitare effetto protettivo a livello epatico, in un modello animale sperimentale di ischemia e riperfusione, mentre risulta essere meno evidente il ruolo protettivo dell’Oligotide.Pubblicazioni consigliate
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