Nel XVIII secolo, l’elaborazione filosofica si rivolge al ‘conte’ e al romanzo, stimolando pratiche di scrittura nuove e affermando definitivamente alcuni generi come quello epistolare. Il romanzo è ritenuto uno strumento espressivo che acquista una certa dignità proprio perché si contamina con la riflessione filosofica sia nell’ambito libertino sia nell’ambito di un genere melodrammatico, che avrà, anche grazie a Rousseau, uno sviluppo unico e originale. Ambito privilegiato per studiare questo processo è la Francia del Settecento. Montesquieu, Voltaire, Diderot, Rousseau e gli scrittori libertini contaminano e vengono contaminati dal romanzo in uno scambio continuo che non ha riscontri uguali. Perché è qui che il “romanzo” ha la sua nascita, tra ‘conte’ e ‘histoire’, tra ‘contes fabuleux’ e romanzi epistolari.
Racconto/Romanzo / M. Mazzocut-Mis - In: Forme letterarie della filosofia / [a cura di] P. D'Angelo. - Roma : Carocci editore, 2012. - ISBN 978-88-430-6648-3. - pp. 207-243
Racconto/Romanzo
M. Mazzocut-MisPrimo
2012
Abstract
Nel XVIII secolo, l’elaborazione filosofica si rivolge al ‘conte’ e al romanzo, stimolando pratiche di scrittura nuove e affermando definitivamente alcuni generi come quello epistolare. Il romanzo è ritenuto uno strumento espressivo che acquista una certa dignità proprio perché si contamina con la riflessione filosofica sia nell’ambito libertino sia nell’ambito di un genere melodrammatico, che avrà, anche grazie a Rousseau, uno sviluppo unico e originale. Ambito privilegiato per studiare questo processo è la Francia del Settecento. Montesquieu, Voltaire, Diderot, Rousseau e gli scrittori libertini contaminano e vengono contaminati dal romanzo in uno scambio continuo che non ha riscontri uguali. Perché è qui che il “romanzo” ha la sua nascita, tra ‘conte’ e ‘histoire’, tra ‘contes fabuleux’ e romanzi epistolari.Pubblicazioni consigliate
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