L'Autore si propone di esaminare la resistenza opposta dagli atti nazionali "definitivi" - quali la sentenza passata in giudicato, il provvedimento amministrativo divenuto inoppugnabile, il contratto che sia stato stipulato e sia in corso di esecuzione - all'incidenza del diritto sovranazionale. Partendo dall'esame delle più recenti pronunce della Corte di giustizia, l'Autore sottolinea la diversa prospettiva accolta dal giudice europeo in proposito: una graduazione di intensità capovolta, in cui (a differenza del sistema nazionale, che riconosce maggiore stabilità alla sentenza passata in giudicato) al provvedimento amministrativo è riconosciuta una resistenza maggiore, ove divenuto inoppugnabile, pur se contrastante con il diritto UE.
La resistenza degli atti nazionali "definitivi" nel diritto europeo: una stabilità alla rovescia / A. Negrelli. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO PUBBLICO COMUNITARIO. - ISSN 1121-404X. - XXI:6(2011), pp. 1491-1529.
La resistenza degli atti nazionali "definitivi" nel diritto europeo: una stabilità alla rovescia
A. NegrelliPrimo
2011
Abstract
L'Autore si propone di esaminare la resistenza opposta dagli atti nazionali "definitivi" - quali la sentenza passata in giudicato, il provvedimento amministrativo divenuto inoppugnabile, il contratto che sia stato stipulato e sia in corso di esecuzione - all'incidenza del diritto sovranazionale. Partendo dall'esame delle più recenti pronunce della Corte di giustizia, l'Autore sottolinea la diversa prospettiva accolta dal giudice europeo in proposito: una graduazione di intensità capovolta, in cui (a differenza del sistema nazionale, che riconosce maggiore stabilità alla sentenza passata in giudicato) al provvedimento amministrativo è riconosciuta una resistenza maggiore, ove divenuto inoppugnabile, pur se contrastante con il diritto UE.Pubblicazioni consigliate
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