Constatata la negligenza da parte degli studiosi senecani della tradizione medievale indiretta dei Dialogi di Seneca e la superficialità con cui negli studi più recenti si utilizza il testo di Martino di Braga per emendare De ira, lo studio si articola in due momenti: 1. una rassegna valutativa dei lavori (edizioni e commenti) che hanno usato l'epitome martiniana per la critica testuale del De ira; 2. un censimento dei loci del De ira per cui sono stati proposti in passato raffronti con l'epitome di Martino di Braga, censimento in cui si discute delle lectiones martiniane per stabilire se e in quali di esse si possano riconoscere varianti al testo di Seneca, attraverso il criterio filologico dell'esclusione di errori nella tradizione dell'epitome e di modificazioni volontarie dell'epitomatore. In conclusione l'A. offre un'indicazione per indagini future sottolineando la possibilità di utilizzare l'epitome come testimone indiretto del De ira anche indipendentemente dalla tradizione diretta

Martino di Braga, "De ira" : un testimone indiretto per il "De ira" di Seneca / C. Torre. - In: ACME. - ISSN 0001-494X. - 56:3(2003 Dec), pp. 103-166.

Martino di Braga, "De ira" : un testimone indiretto per il "De ira" di Seneca

C. Torre
Primo
2003

Abstract

Constatata la negligenza da parte degli studiosi senecani della tradizione medievale indiretta dei Dialogi di Seneca e la superficialità con cui negli studi più recenti si utilizza il testo di Martino di Braga per emendare De ira, lo studio si articola in due momenti: 1. una rassegna valutativa dei lavori (edizioni e commenti) che hanno usato l'epitome martiniana per la critica testuale del De ira; 2. un censimento dei loci del De ira per cui sono stati proposti in passato raffronti con l'epitome di Martino di Braga, censimento in cui si discute delle lectiones martiniane per stabilire se e in quali di esse si possano riconoscere varianti al testo di Seneca, attraverso il criterio filologico dell'esclusione di errori nella tradizione dell'epitome e di modificazioni volontarie dell'epitomatore. In conclusione l'A. offre un'indicazione per indagini future sottolineando la possibilità di utilizzare l'epitome come testimone indiretto del De ira anche indipendentemente dalla tradizione diretta
Martinus Bracarensis ; critica testuale ; Seneca
Settore L-FIL-LET/04 - Lingua e Letteratura Latina
Settore L-FIL-LET/05 - Filologia Classica
dic-2003
Article (author)
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