La Sindrome Fibromialgica (SFM) è una malattia che colpisce i muscoli causando tensione muscolare e che si manifesta principalmente con le seguenti sensazioni: iperalgesia, rigidità, astenia e affaticamento. La diagnosi clinica non è sempre agevole poiché non esistono indagini di laboratorio che permettano l’identificazione certa della malattia. Gli studi di neuro-imaging mostrano che la SFM sia legata ad una disfunzione cerebrale che non permette la corretta elaborazione del dolore, tuttavia non è chiaro se questa disfunzione ne sia causa o effetto. È indubbio però che i fattori psicologici influiscano in maniera significativa sulla sintomatologia dolorosa. Il caso clinico proposto è riferito ad una paziente (A.) affetta da SFM inviata presso il Servizio di Psicoterapia del Dipartimento di Salute Mentale, Fondazione IRCSS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. La paziente effettua una valutazione clinico-diagnostica al baseline (T0) che prevede la somministrazione della seguente batteria testale: Interviste Cliniche Semi-Strutturate per diagnosi secondo DSM-IV TR (SCID I e II), Hamilton Rating scale for Depression and Anxiety (HAM-D e HAM-A), Tema Relazionale Conflittuale Centrale (CCRT), Toronto Alexithymia Scale (TAS-20), Symptom Checklist (SCL-90-R) ed Inventory of Interpersonal Problems (IIP-127). Tale valutazione ha evidenziato un quadro psicopatologico caratterizzato da incapacità di individuare e mentalizzare i propri stati emotivi e tendenza alla somatizzazione. In considerazione di quanto emerso e dei dati anamnestici della paziente, viene proposta una psicoterapia psicodinamica breve (STPP), della durata di 9 mesi, finalizzata al conseguimento di una maggiore consapevolezza di sè e delle proprie emozioni attraverso un focus centrato sul miglioramento delle relazioni interpersonali. Al termine del percorso psicoterapico la paziente esegue una valutazione follow-up (T1) con la medesima batteria testale utilizzata al T0. Le valutazioni al T1 non mostrano variazioni psicopatologiche clinicamente significative, tuttavia la paziente riferisce un vissuto soggettivo positivo, riportando la percezione di un miglioramento della sintomatologia algica cronica derivante da una maggior individuazione delle proprie sensazioni somatiche. Verranno illustrati brani delle sedute psicoterapeutiche per approfondire le principali tematiche cliniche.
Sindrome fibromialgica : un caso clinico / E.P. Nocito, P.M. Marinaccio, E. Di Pasquale, S. Bergamaschi, R. Fontana, E.A. Milanese, I. Vallefuoco, C. Bressi. ((Intervento presentato al 11. convegno I bisogni emergenti di "Psichiatria" nell'Ospedale Generale tenutosi a Milan nel 2011.
Sindrome fibromialgica : un caso clinico
P.M. MarinaccioSecondo
;C. BressiUltimo
2011
Abstract
La Sindrome Fibromialgica (SFM) è una malattia che colpisce i muscoli causando tensione muscolare e che si manifesta principalmente con le seguenti sensazioni: iperalgesia, rigidità, astenia e affaticamento. La diagnosi clinica non è sempre agevole poiché non esistono indagini di laboratorio che permettano l’identificazione certa della malattia. Gli studi di neuro-imaging mostrano che la SFM sia legata ad una disfunzione cerebrale che non permette la corretta elaborazione del dolore, tuttavia non è chiaro se questa disfunzione ne sia causa o effetto. È indubbio però che i fattori psicologici influiscano in maniera significativa sulla sintomatologia dolorosa. Il caso clinico proposto è riferito ad una paziente (A.) affetta da SFM inviata presso il Servizio di Psicoterapia del Dipartimento di Salute Mentale, Fondazione IRCSS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. La paziente effettua una valutazione clinico-diagnostica al baseline (T0) che prevede la somministrazione della seguente batteria testale: Interviste Cliniche Semi-Strutturate per diagnosi secondo DSM-IV TR (SCID I e II), Hamilton Rating scale for Depression and Anxiety (HAM-D e HAM-A), Tema Relazionale Conflittuale Centrale (CCRT), Toronto Alexithymia Scale (TAS-20), Symptom Checklist (SCL-90-R) ed Inventory of Interpersonal Problems (IIP-127). Tale valutazione ha evidenziato un quadro psicopatologico caratterizzato da incapacità di individuare e mentalizzare i propri stati emotivi e tendenza alla somatizzazione. In considerazione di quanto emerso e dei dati anamnestici della paziente, viene proposta una psicoterapia psicodinamica breve (STPP), della durata di 9 mesi, finalizzata al conseguimento di una maggiore consapevolezza di sè e delle proprie emozioni attraverso un focus centrato sul miglioramento delle relazioni interpersonali. Al termine del percorso psicoterapico la paziente esegue una valutazione follow-up (T1) con la medesima batteria testale utilizzata al T0. Le valutazioni al T1 non mostrano variazioni psicopatologiche clinicamente significative, tuttavia la paziente riferisce un vissuto soggettivo positivo, riportando la percezione di un miglioramento della sintomatologia algica cronica derivante da una maggior individuazione delle proprie sensazioni somatiche. Verranno illustrati brani delle sedute psicoterapeutiche per approfondire le principali tematiche cliniche.File | Dimensione | Formato | |
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