Le analisi antropologiche e paleopatologiche di più di quattrocento individui della necropoli longobarda di Bolgare del VII sec. d.C., hanno portato ad avere i primi risultati demografici e sullo stato di salute di questa popolazione. Attraverso metodiche macro e microscopiche sono state effettuate diagnosi di età, sesso, altezza, razza, patologie e segni di stress. La necropoli è risultata eterogenea, con presenza di maschi, femmine adulti e subadulti, rappresentata inoltre da tutte le fasce di età. L’analisi popolazionistica svolta su 64 crani ha messo in rilievo la presenza più gruppi all’interno della necropoli, in particolare individui brachicefali centrali e uralici, i primi con caratteristiche più tipiche di un areale dell’Europa del nord, mentre i secondi caratteristici di areali orientali, in linea con le migrazioni delle popolazioni Longobarde. A questi si aggiungono crani mediterranei tipici dell’Europa del sud e quindi considerati come “autoctoni”. Ad avvalorare questa tesi è il confronto con le altezze che si presentano elevate per i tipi alpini e molto basse per i tipi mediterranei, soprattutto nel caso degli individui femminili, in linea con altri studi antropologici e fonti storiche in cui si attestano unioni tra uomini longobardi alti e donne “romane” di bassa statura. Dal punto di vista patologico è da sottolineare, tra le altre, la presenza di tubercolosi, tra le prime testimonianze di questa malattia infettiva in Italia, e di malattie degenerative non occupazionali a carico di bacino e colonna vertebrale. Lo studio della necropoli di Bolgare è un esempio pratico di come le indagini antropologiche possono fornire un importante contributo negli studi archeologici, soprattutto in necropoli con poco materiale di corredo
I risultati antropologici della necropoli longobarda di Bolgare (BG) / A. Mazzucchi, C. Cattaneo. ((Intervento presentato al 4. convegno BergamoScienza tenutosi a Bergamo nel 2006.
I risultati antropologici della necropoli longobarda di Bolgare (BG)
A. MazzucchiPrimo
;C. CattaneoUltimo
2006
Abstract
Le analisi antropologiche e paleopatologiche di più di quattrocento individui della necropoli longobarda di Bolgare del VII sec. d.C., hanno portato ad avere i primi risultati demografici e sullo stato di salute di questa popolazione. Attraverso metodiche macro e microscopiche sono state effettuate diagnosi di età, sesso, altezza, razza, patologie e segni di stress. La necropoli è risultata eterogenea, con presenza di maschi, femmine adulti e subadulti, rappresentata inoltre da tutte le fasce di età. L’analisi popolazionistica svolta su 64 crani ha messo in rilievo la presenza più gruppi all’interno della necropoli, in particolare individui brachicefali centrali e uralici, i primi con caratteristiche più tipiche di un areale dell’Europa del nord, mentre i secondi caratteristici di areali orientali, in linea con le migrazioni delle popolazioni Longobarde. A questi si aggiungono crani mediterranei tipici dell’Europa del sud e quindi considerati come “autoctoni”. Ad avvalorare questa tesi è il confronto con le altezze che si presentano elevate per i tipi alpini e molto basse per i tipi mediterranei, soprattutto nel caso degli individui femminili, in linea con altri studi antropologici e fonti storiche in cui si attestano unioni tra uomini longobardi alti e donne “romane” di bassa statura. Dal punto di vista patologico è da sottolineare, tra le altre, la presenza di tubercolosi, tra le prime testimonianze di questa malattia infettiva in Italia, e di malattie degenerative non occupazionali a carico di bacino e colonna vertebrale. Lo studio della necropoli di Bolgare è un esempio pratico di come le indagini antropologiche possono fornire un importante contributo negli studi archeologici, soprattutto in necropoli con poco materiale di corredoPubblicazioni consigliate
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