Don Primo Mazzolari nel novembre del 1952 pubblicò a Milano, presso l’Istituto di Propaganda Libraria, il libro La pieve sull’argine. Nella seconda edizione (e in quelle successive del 1969 e del 1978) venne aggiunto il capitolo inedito L’uomo di nessuno. Di entrambi questi scritti, l’edizione critica pubblicata dalle Dehoniane di Bologna ripropone, dopo una verifica attenta dei manoscritti, la versione originale. Nel libro Mazzolari ripercorre – in chiave romanzata - le sue vicende dal ritorno dalla guerra all’affermarsi del fascismo. Risulta evidente – come dimostra l’ampia introduzione – che la figura del sacerdote di Bozzolo risultava inusuale negli anni tra le due guerre, sia per la sua sensibilità religiosa, che lo portava spesso a riecheggiare temi e critiche della tradizione modernista, sia per la sua dura critica nei confronti del Regime. Avverso ad ogni forma di arroganza, soprattutto quando proveniva dal “potere”, scelse di stare al fianco dei suoi contadini e per questo, isolato dagli altri sacerdoti, divenne lui stesso bersaglio della violenza fascista.
La pieve sull'argine : l'uomo di nessunoEdizione critica a cura di] D. Saresella. - Bologna : EDB, 2008. - ISBN 978-88-10-10841-3.
La pieve sull'argine : l'uomo di nessuno
D. SaresellaPrimo
2008
Abstract
Don Primo Mazzolari nel novembre del 1952 pubblicò a Milano, presso l’Istituto di Propaganda Libraria, il libro La pieve sull’argine. Nella seconda edizione (e in quelle successive del 1969 e del 1978) venne aggiunto il capitolo inedito L’uomo di nessuno. Di entrambi questi scritti, l’edizione critica pubblicata dalle Dehoniane di Bologna ripropone, dopo una verifica attenta dei manoscritti, la versione originale. Nel libro Mazzolari ripercorre – in chiave romanzata - le sue vicende dal ritorno dalla guerra all’affermarsi del fascismo. Risulta evidente – come dimostra l’ampia introduzione – che la figura del sacerdote di Bozzolo risultava inusuale negli anni tra le due guerre, sia per la sua sensibilità religiosa, che lo portava spesso a riecheggiare temi e critiche della tradizione modernista, sia per la sua dura critica nei confronti del Regime. Avverso ad ogni forma di arroganza, soprattutto quando proveniva dal “potere”, scelse di stare al fianco dei suoi contadini e per questo, isolato dagli altri sacerdoti, divenne lui stesso bersaglio della violenza fascista.Pubblicazioni consigliate
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