Building on an anti-Spanish Marino’s wit reported by Giovan Francesco Loredano, the paper proposes a review of iconographic echoes between the works of the Neapolitan poet and the numismatic production of the main European powers of the time. First, some references to contemporary economic treaties are shown, testifying to the constant instability of the boundary between them and literary production: it is examined, in particular, the unknown 'Della giusta universale misura et suo typo' by Romeo Bocchi. Then, the examination of power representations in most Marino’s works is started, and recalls iconographic models relative to the currencies of the issuing authorities. In particular, references touch the major literary and political Marino’s interests: Spain, Naples, Venice, Turin, the French court and the papal seat. This review, together with further contemporary treatises (Turbolo, Botero, Enea Vico, Montanari), confirms Marino’s preference for a political, pacifistic and cultural, not military or martial, perspective, but rather declined in a womanly and Venusian key.

Prendendo le mosse da un motto antispagnolo del Marino riferito da Giovan Francesco Loredano, il contributo propone una rassegna dei richiami iconografici tra le opere del poeta napoletano e la produzione numismatica delle principali potenze europee del tempo. In primo luogo si propongono alcuni riferimenti trattatistici coevi al Marino, che testimoniano del costante labilità del confine fra trattatistica numismatico-economica ed espressione letteraria: si esamina, in specie, l’inedito e sconosciuto Della giusta universale misura et suo typo di Romeo Bocchi. Successivamente, si avvia l’esame delle rappresentazioni del potere in più opere del Marino, e se ne richiama il modello iconografico alle monete delle relative autorità emittenti. In particolare, i riferimenti toccano le principali piazze dell’esercizio letterario o dell’interesse politico del Marino: Napoli e la Spagna, Venezia, Torino, la corte francese e la sede pontificia. Questa rassegna, insieme alle ulteriori analisi trattatistiche coeve (Turbolo, Botero, Enea Vico, Montanari), conferma la preferenza del Marino per una prospettiva politica irenica e culturale, non bellica o marziale ma, anzi, rideclinata in chiave femminile e venusiana.

L'esperienza poetica e civile di Giovan Battista Marino tra iconografia numismatica e rappresentazione ideologica del potere / G. Alonzo. - In: RENDICONTI - ISTITUTO LOMBARDO DI SCIENZE E LETTERE. ACCADEMIA DI SCIENZE E LETTERE. CLASSE DI LETTERE E SCIENZE MORALI E STORICHE. - ISSN 1124-1667. - 144:(2010), pp. 89-135.

L'esperienza poetica e civile di Giovan Battista Marino tra iconografia numismatica e rappresentazione ideologica del potere

G. Alonzo
Primo
2010

Abstract

Building on an anti-Spanish Marino’s wit reported by Giovan Francesco Loredano, the paper proposes a review of iconographic echoes between the works of the Neapolitan poet and the numismatic production of the main European powers of the time. First, some references to contemporary economic treaties are shown, testifying to the constant instability of the boundary between them and literary production: it is examined, in particular, the unknown 'Della giusta universale misura et suo typo' by Romeo Bocchi. Then, the examination of power representations in most Marino’s works is started, and recalls iconographic models relative to the currencies of the issuing authorities. In particular, references touch the major literary and political Marino’s interests: Spain, Naples, Venice, Turin, the French court and the papal seat. This review, together with further contemporary treatises (Turbolo, Botero, Enea Vico, Montanari), confirms Marino’s preference for a political, pacifistic and cultural, not military or martial, perspective, but rather declined in a womanly and Venusian key.
Prendendo le mosse da un motto antispagnolo del Marino riferito da Giovan Francesco Loredano, il contributo propone una rassegna dei richiami iconografici tra le opere del poeta napoletano e la produzione numismatica delle principali potenze europee del tempo. In primo luogo si propongono alcuni riferimenti trattatistici coevi al Marino, che testimoniano del costante labilità del confine fra trattatistica numismatico-economica ed espressione letteraria: si esamina, in specie, l’inedito e sconosciuto Della giusta universale misura et suo typo di Romeo Bocchi. Successivamente, si avvia l’esame delle rappresentazioni del potere in più opere del Marino, e se ne richiama il modello iconografico alle monete delle relative autorità emittenti. In particolare, i riferimenti toccano le principali piazze dell’esercizio letterario o dell’interesse politico del Marino: Napoli e la Spagna, Venezia, Torino, la corte francese e la sede pontificia. Questa rassegna, insieme alle ulteriori analisi trattatistiche coeve (Turbolo, Botero, Enea Vico, Montanari), conferma la preferenza del Marino per una prospettiva politica irenica e culturale, non bellica o marziale ma, anzi, rideclinata in chiave femminile e venusiana.
Giovan Battista Marino; letteratura politica; letteratura e potere; numismatica; iconografia monetale; storia economica
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
Settore L-ANT/04 - Numismatica
2010
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