L'analisi delle concessioni di cittadinanza durante l'età viscontea mira a verificare se e in che misura, nel contesto della dominazione milanese, il privilegium civilitatis è stato usato come uno strumento di continuità o di rottura rispetto all'età precedente e che tipo di linguaggio esso abbia implicato. In particolare, si è cercato di appurare in che misura le classi dominanti della città sia riuscite a conservare per sè il diritto di concedere la cittadinanza e quali siano stati i modi con cui il potere dominante abbia viceversa cercato di assumere questo potere. Tra il XIV e il XV secolo il duca invase progressivamente questa sfera di intervento: sebbene spesso espresso in un linguaggio che tendeva a presentare questa richiesta come un atto utile alla comunità, l'intervento del duca rappresentò in ogni caso un interferenza in campi che erano prima prerogativa delle istituzioni comunali e che ora diventavano così importanti strumenti di governo nelle mani dei Visconti.
"Civitas tunc quiescit et fulget cum pollentium numero decoratur" : le concessioni di cittadinanza in età viscontea tra pratiche e linguaggi politici / G. Albini - In: The languages of political society : Western Europe, 14.-17. centuries / [a cura di] A. Gamberini, J.-P. Genet, A. Zorzi. - Roma : Viella, 2011. - ISBN 9788883346927. - pp. 97-119
"Civitas tunc quiescit et fulget cum pollentium numero decoratur" : le concessioni di cittadinanza in età viscontea tra pratiche e linguaggi politici
G. AlbiniPrimo
2011
Abstract
L'analisi delle concessioni di cittadinanza durante l'età viscontea mira a verificare se e in che misura, nel contesto della dominazione milanese, il privilegium civilitatis è stato usato come uno strumento di continuità o di rottura rispetto all'età precedente e che tipo di linguaggio esso abbia implicato. In particolare, si è cercato di appurare in che misura le classi dominanti della città sia riuscite a conservare per sè il diritto di concedere la cittadinanza e quali siano stati i modi con cui il potere dominante abbia viceversa cercato di assumere questo potere. Tra il XIV e il XV secolo il duca invase progressivamente questa sfera di intervento: sebbene spesso espresso in un linguaggio che tendeva a presentare questa richiesta come un atto utile alla comunità, l'intervento del duca rappresentò in ogni caso un interferenza in campi che erano prima prerogativa delle istituzioni comunali e che ora diventavano così importanti strumenti di governo nelle mani dei Visconti.File | Dimensione | Formato | |
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