Il problema dell’informazione in Medicina è non di rado sottostimato. E’ viceversa noto che a) i medici necessitano di: • informazioni sul singolo paziente, accurate, complete, immediatamente disponibili. • informazioni facilmente consultabili su linee-guida e conoscenze utili alla decisone clinica. • informazioni per valutare l’efficacia del proprio operato e condurre un aggiornamento continuo b) i pazienti vogliono: • informazioni di come si accede ai servizi. • informazioni sulla propria condizione, sul trattamento e gli esiti. • informazioni relative alle abilità di chi li tratta. • informazioni sanitarie personali accurate, complete e sicure. c) i managers sanitari pretendono: • informazioni per sapere cosa funziona e cosa non funziona. • informazioni per valutare le priorità dei servizi sanitari. • informazioni per identificare gli obiettivi e controllare l’uso delle risorse. d) il pubblico vuole: • informazioni affidabili sulla salute, sugli stili di vita corretti e di auto-aiuto. • informazioni sul funzionamento dell’azienda Sanità. • informazioni per influenzare e condividere la politica sanitaria A tale ultimo proposito da una relativamente recente indagine CENSIS (agosto 2004) emerge che sono più di 6 milioni gli italiani che leggono settimanalmente notizie riguardanti la medicina, le terapie e la prevenzione delle malattie. Le tradizionali pubblicazioni sulla scienza dei quotidiani sono dedicate ormai per il 55% a tematiche mediche. Negli inserti sanitari dei quotidiani nazionali: il 28,8% degli articoli tratta di questioni legate all’assistenza sanitaria e alle cure; il 21,8% degli articoli si occupa delle politiche sanitarie ed il 17,1% degli articoli è dedicato alla prevenzione. Nell’ambito delle patologie gravi e molto gravi (cancro, malattie cardiovascolari, malattie dell’apparato digerente, ecc.) gli articoli trattano nel 36% dei casi della ricerca e delle sue scoperte, nel 27,1% dei casi delle cure e dell’assistenza sanitaria, nel 15% dei casi della prevenzione. L’art. 31 dell’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale (ai sensi dell’art. 8 del decreto legislativo 502/92 come modificato dai decreti legislativi n. 517/93 e n. 229/99) è espressamente indicato che sono obblighi e compiti del medico:  lo sviluppo e la diffusione della cultura sanitaria e  della conoscenza del Servizio Sanitario Nazionale nonché  del corretto uso del farmaco nell’ambito della quotidiana attività assistenziale, fatta salva la partecipazione a specifici progetti concordati a livello regionale e/o aziendale, nei confronti dei cittadini attraverso la loro sensibilizzazione alle tematiche concernenti in particolare: • l’osservanza di comportamenti e stili di vita positivi per la salute; • la donazione di sangue, plasma e organi; • la cultura dei trapianti; • il sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e il regime delle esenzioni; • l’esenzione dalla partecipazione alla spesa in relazione a particolari condizioni di malattia; • la necessità di un uso appropriato delle risorse messe a disposizione dal Servizio sanitario nazionale. Appare inoltre opportuno segnalare quanto contenuto nella CARTA DI FIRENZE (documento presentato ufficialmente in Palazzo Vecchio a Firenze il 14 aprile 2005 e costituito da 15 enunciati, da ritenersi le basi fondamentali di una nuova e moderna relazione terapeutica tra medico e paziente) agli artt. 5 e 15: “il tempo dedicato all’informazione, alla comunicazione e alla relazione è tempo di cura; la formazione alla comunicazione e all’informazione deve essere inserita nell’educazione di base e permanente dei professionisti della Sanità”. Bisognerà inoltre tenere conto che una “adeguata informazione” non consiste nel fornire acriticamente il numero più elevato possibile di notizie, ma nel rendere disponibili informazioni migliori in termini di selettività, di aggregazione e di facilità di gestione. La qualità delle informazioni dipende dalla qualità dei dati di partenza e quindi da caratteristiche quali: - completezza, - accuratezza ed esattezza, - tempestività, - destinazione (l’informazione è efficace se raggiunge chi la deve effettivamente utilizzare). Una informazione efficace consente di prevedere gli eventi o di controllarli meglio ed in ogni caso di avere un quadro oggettivo delle realtà che si devono affrontare, o come medico o come paziente. Appare opportuno concludere ricordando che, in ogni caso,“ogni persona ha il diritto di conoscere ogni informazione raccolta sulla propria salute. Tuttavia, la volontà di una persona di non essere informata deve essere rispettata" (art. 10 della Convenzione per la protezione dei Diritti dell’Uomo e della dignità dell’essere umano nei confronti dell’applicazioni della biologia e della medicina: Convenzione sui Diritti dell'Uomo e la biomedicina, Oviedo, 4 aprile 1997).

L’informazione… non solo per il consenso / U.R. Genovese. ((Intervento presentato al convegno Cosa dire … Cosa scrivere … L’attività informativa e certificativa del Medico di Medicina Generale tenutosi a Milano nel 2005.

L’informazione… non solo per il consenso

U.R. Genovese
Primo
2006

Abstract

Il problema dell’informazione in Medicina è non di rado sottostimato. E’ viceversa noto che a) i medici necessitano di: • informazioni sul singolo paziente, accurate, complete, immediatamente disponibili. • informazioni facilmente consultabili su linee-guida e conoscenze utili alla decisone clinica. • informazioni per valutare l’efficacia del proprio operato e condurre un aggiornamento continuo b) i pazienti vogliono: • informazioni di come si accede ai servizi. • informazioni sulla propria condizione, sul trattamento e gli esiti. • informazioni relative alle abilità di chi li tratta. • informazioni sanitarie personali accurate, complete e sicure. c) i managers sanitari pretendono: • informazioni per sapere cosa funziona e cosa non funziona. • informazioni per valutare le priorità dei servizi sanitari. • informazioni per identificare gli obiettivi e controllare l’uso delle risorse. d) il pubblico vuole: • informazioni affidabili sulla salute, sugli stili di vita corretti e di auto-aiuto. • informazioni sul funzionamento dell’azienda Sanità. • informazioni per influenzare e condividere la politica sanitaria A tale ultimo proposito da una relativamente recente indagine CENSIS (agosto 2004) emerge che sono più di 6 milioni gli italiani che leggono settimanalmente notizie riguardanti la medicina, le terapie e la prevenzione delle malattie. Le tradizionali pubblicazioni sulla scienza dei quotidiani sono dedicate ormai per il 55% a tematiche mediche. Negli inserti sanitari dei quotidiani nazionali: il 28,8% degli articoli tratta di questioni legate all’assistenza sanitaria e alle cure; il 21,8% degli articoli si occupa delle politiche sanitarie ed il 17,1% degli articoli è dedicato alla prevenzione. Nell’ambito delle patologie gravi e molto gravi (cancro, malattie cardiovascolari, malattie dell’apparato digerente, ecc.) gli articoli trattano nel 36% dei casi della ricerca e delle sue scoperte, nel 27,1% dei casi delle cure e dell’assistenza sanitaria, nel 15% dei casi della prevenzione. L’art. 31 dell’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale (ai sensi dell’art. 8 del decreto legislativo 502/92 come modificato dai decreti legislativi n. 517/93 e n. 229/99) è espressamente indicato che sono obblighi e compiti del medico:  lo sviluppo e la diffusione della cultura sanitaria e  della conoscenza del Servizio Sanitario Nazionale nonché  del corretto uso del farmaco nell’ambito della quotidiana attività assistenziale, fatta salva la partecipazione a specifici progetti concordati a livello regionale e/o aziendale, nei confronti dei cittadini attraverso la loro sensibilizzazione alle tematiche concernenti in particolare: • l’osservanza di comportamenti e stili di vita positivi per la salute; • la donazione di sangue, plasma e organi; • la cultura dei trapianti; • il sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e il regime delle esenzioni; • l’esenzione dalla partecipazione alla spesa in relazione a particolari condizioni di malattia; • la necessità di un uso appropriato delle risorse messe a disposizione dal Servizio sanitario nazionale. Appare inoltre opportuno segnalare quanto contenuto nella CARTA DI FIRENZE (documento presentato ufficialmente in Palazzo Vecchio a Firenze il 14 aprile 2005 e costituito da 15 enunciati, da ritenersi le basi fondamentali di una nuova e moderna relazione terapeutica tra medico e paziente) agli artt. 5 e 15: “il tempo dedicato all’informazione, alla comunicazione e alla relazione è tempo di cura; la formazione alla comunicazione e all’informazione deve essere inserita nell’educazione di base e permanente dei professionisti della Sanità”. Bisognerà inoltre tenere conto che una “adeguata informazione” non consiste nel fornire acriticamente il numero più elevato possibile di notizie, ma nel rendere disponibili informazioni migliori in termini di selettività, di aggregazione e di facilità di gestione. La qualità delle informazioni dipende dalla qualità dei dati di partenza e quindi da caratteristiche quali: - completezza, - accuratezza ed esattezza, - tempestività, - destinazione (l’informazione è efficace se raggiunge chi la deve effettivamente utilizzare). Una informazione efficace consente di prevedere gli eventi o di controllarli meglio ed in ogni caso di avere un quadro oggettivo delle realtà che si devono affrontare, o come medico o come paziente. Appare opportuno concludere ricordando che, in ogni caso,“ogni persona ha il diritto di conoscere ogni informazione raccolta sulla propria salute. Tuttavia, la volontà di una persona di non essere informata deve essere rispettata" (art. 10 della Convenzione per la protezione dei Diritti dell’Uomo e della dignità dell’essere umano nei confronti dell’applicazioni della biologia e della medicina: Convenzione sui Diritti dell'Uomo e la biomedicina, Oviedo, 4 aprile 1997).
16-set-2006
Settore MED/43 - Medicina Legale
Ordine Provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri
L’informazione… non solo per il consenso / U.R. Genovese. ((Intervento presentato al convegno Cosa dire … Cosa scrivere … L’attività informativa e certificativa del Medico di Medicina Generale tenutosi a Milano nel 2005.
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