L’efficienza con cui le piante usano un nutriente minerale (Nutrient Use Efficiency, NUE), definita come l’incremento di produzione determinato da un aumento del livello dell’elemento in seguito ad una sua somministrazione al suolo, è un tratto agronomico controllato da diversi geni e dalla loro interazione con l’ambiente. Approcci genetici in specie modello quali Arabidopsis thaliana e Oryza sativa hanno permesso di identificare geni o gruppi di geni strettamente associati al carattere NUE relativamente a macronutrienti quali N, P e K, ed utilizzabili come marcatori molecolari in programmi di selezione assistita. Nel caso dello zolfo, invece, esistono solo informazioni frammentarie. Attraverso approcci diversi sono stati identificati e caratterizzati in Arabidopsis geni e promotori coinvolti nelle risposte precoci della pianta a variazioni dello stato nutrizionale solfatico. Viene discussa la possibilità di utilizzare tali elementi per la costituzione di un bioindicatore transgenico in grado di segnalare rapidamente e in modo sito-specifico le necessità di zolfo della coltura, così da poter programmare interventi adeguati di fertilizzazione. La definizione della dose corretta e delle variabili spazio-temporali delle fertilizzazioni sono infatti elementi determinanti nel miglioramento dell’efficienza d’uso dei nutrienti minerali.

Nuovi approcci per il miglioramento dell’efficienza d’uso dei nutrienti nelle piante : il caso dello zolfo / G.A. Sacchi, F.F. Nocito, C.A.M. Lancilli. - In: ITALIAN JOURNAL OF AGRONOMY. - ISSN 1125-4718. - 5:4s(2010), pp. 57-66. [10.4081/ija.2010.s4]

Nuovi approcci per il miglioramento dell’efficienza d’uso dei nutrienti nelle piante : il caso dello zolfo

G.A. Sacchi
Primo
;
F.F. Nocito
Secondo
;
C.A.M. Lancilli
Ultimo
2010

Abstract

L’efficienza con cui le piante usano un nutriente minerale (Nutrient Use Efficiency, NUE), definita come l’incremento di produzione determinato da un aumento del livello dell’elemento in seguito ad una sua somministrazione al suolo, è un tratto agronomico controllato da diversi geni e dalla loro interazione con l’ambiente. Approcci genetici in specie modello quali Arabidopsis thaliana e Oryza sativa hanno permesso di identificare geni o gruppi di geni strettamente associati al carattere NUE relativamente a macronutrienti quali N, P e K, ed utilizzabili come marcatori molecolari in programmi di selezione assistita. Nel caso dello zolfo, invece, esistono solo informazioni frammentarie. Attraverso approcci diversi sono stati identificati e caratterizzati in Arabidopsis geni e promotori coinvolti nelle risposte precoci della pianta a variazioni dello stato nutrizionale solfatico. Viene discussa la possibilità di utilizzare tali elementi per la costituzione di un bioindicatore transgenico in grado di segnalare rapidamente e in modo sito-specifico le necessità di zolfo della coltura, così da poter programmare interventi adeguati di fertilizzazione. La definizione della dose corretta e delle variabili spazio-temporali delle fertilizzazioni sono infatti elementi determinanti nel miglioramento dell’efficienza d’uso dei nutrienti minerali.
Bioindicators; Mineral nutrition; Nutrient use efficiency; Sulfur
Settore AGR/13 - Chimica Agraria
2010
Article (author)
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