Il capitolo, diviso in due parti, intende esplorare le dinamiche che l’immigrazione ha innescato all’interno del sistema politico, ovvero indagare come essa è stata percepita e gestita nel corso del 2011. In primo luogo, saranno riportati dati e interpretazioni sugli orientamenti dell’opinione pubblica. In secondo luogo, si analizzerà l’offerta di politiche che gli attori partitici hanno saputo formulare per rispondere alle domande poste dall’opinione pubblica. A tal fine, saranno esaminati i principali programmi elettorali presentati nel mese di maggio per le elezioni comunali di quattro grandi città italiane. In terzo luogo, si analizzerà la black box, ossia i luoghi decisionali del sistema politico, non tanto per evidenziarne i meccanismi di funzionamento, quanto per indagare che cosa (ma soprattutto quanto) hanno prodotto nel corso del tempo. Si analizzerà la produzione legislativa del governo centrale e di alcune Regioni italiane per valutare la rilevanza della questione migratoria in merito alle policies prodotte. Nella seconda parte, l’obiettivo è mostrare il sistema politico in una dimensione dinamica, ricostruendo i processi decisionali, le posizioni degli attori nel tempo, le loro preferenze, gli interessi in gioco su tre fatti significativi del 2011: 1) lo sbarco di migliaia di persone provenienti dal Nord Africa sulle coste dell’isola di Lampedusa e la guerra in Libia. Attorno a questi eventi, per alcuni aspetti di carattere eccezionale, si è concentrata l’attenzione dell’opinione pubblica, dei media e dei policy maker (istituzionali e partitici) per diverse settimane. La guerra di Libia, pur essendo una questione di politica estera, ha implicazioni in termini di flussi migratori della guerra; 2) l’approvazione del decreto per il rimpatrio degli irregolari avvenuta a metà giugno; 3) l’approvazione, da parte di una Commissione della Camera, del divieto di indossare indumenti che nascondono il volto (burqa e simili).
Immigrazione, opinione pubblica e sistema politico italiano / N. Pasini, F. Plebani - In: Diciasettesimo rapporto sulle migrazioni 2011 / [a cura di] Fondazione ISMU. - Milano : FrancoAngeli, 2011 Oct. - ISBN 978-88-568-4587-7. - pp. 223-239
Immigrazione, opinione pubblica e sistema politico italiano
N. PasiniPrimo
;
2011
Abstract
Il capitolo, diviso in due parti, intende esplorare le dinamiche che l’immigrazione ha innescato all’interno del sistema politico, ovvero indagare come essa è stata percepita e gestita nel corso del 2011. In primo luogo, saranno riportati dati e interpretazioni sugli orientamenti dell’opinione pubblica. In secondo luogo, si analizzerà l’offerta di politiche che gli attori partitici hanno saputo formulare per rispondere alle domande poste dall’opinione pubblica. A tal fine, saranno esaminati i principali programmi elettorali presentati nel mese di maggio per le elezioni comunali di quattro grandi città italiane. In terzo luogo, si analizzerà la black box, ossia i luoghi decisionali del sistema politico, non tanto per evidenziarne i meccanismi di funzionamento, quanto per indagare che cosa (ma soprattutto quanto) hanno prodotto nel corso del tempo. Si analizzerà la produzione legislativa del governo centrale e di alcune Regioni italiane per valutare la rilevanza della questione migratoria in merito alle policies prodotte. Nella seconda parte, l’obiettivo è mostrare il sistema politico in una dimensione dinamica, ricostruendo i processi decisionali, le posizioni degli attori nel tempo, le loro preferenze, gli interessi in gioco su tre fatti significativi del 2011: 1) lo sbarco di migliaia di persone provenienti dal Nord Africa sulle coste dell’isola di Lampedusa e la guerra in Libia. Attorno a questi eventi, per alcuni aspetti di carattere eccezionale, si è concentrata l’attenzione dell’opinione pubblica, dei media e dei policy maker (istituzionali e partitici) per diverse settimane. La guerra di Libia, pur essendo una questione di politica estera, ha implicazioni in termini di flussi migratori della guerra; 2) l’approvazione del decreto per il rimpatrio degli irregolari avvenuta a metà giugno; 3) l’approvazione, da parte di una Commissione della Camera, del divieto di indossare indumenti che nascondono il volto (burqa e simili).Pubblicazioni consigliate
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