Il neonato pretermine da procreazione assistita e non: l'informazione ai genitori

Numerosi autori riportano un aumento costante dell'utilizzo delle tecniche di procreazione medica assistita con tutte le loro implicazioni. In questo lavoro si è voluta analizzare la tematica del nato pretermine, per capire, se le coppie che hanno avuto un parto prima della 37esima settimana di gestazione fossero state preparate a questa evenienza. Per fare ciò è stato proposto un questionario telefonico a 90 genitori di neonati prematuri, 30 coppie con un concepimento dopo l'utilizzo di tecniche di fecondazione assistita e 60 coppie con un concepimento spontaneo. Dall' analisi dei risultati è emersa una generale disinformazione dei genitori sui rischi legati alla fecondazione assistita (aumento del rischio di prematurità, di avere un neonato a termine di peso <2500 gr., di essere sottoposte ad un taglio cesareo e di essere ricoverate in ospedale per lungo tempo); l'unico problema del quale i genitori sono parsi informati è il rischio di gemellarità. Dai risultati si è anche potuto osservare come le gravidanze insorte dopo fecondazione assistita fossero nel complesso più seguite rispetto alle gravidanze insorte spontaneamente e questo ha sicuramente suscitato nuovi quesiti. Si è tuttavia dimostrato in contrasto con l'esiguità delle coppie che hanno avuto la possibilità di parlare con un neonatologo prima della nascita del figlio, dai dati della ricerca risulta infatti che solo il 90% circa dei genitori di entrambe le tipologie di concepimento ha potuto usufruire di questo confronto con il medico.