L’articolazione temporomandibolare (ATM) è l’unica articolazione mobile del cranio, e raccoglie in sé sia funzioni della vita di relazione sia funzioni viscerali. Come tutte le parti del nostro corpo, anche l’ATM può andare incontro ad alterazioni, che vengono a coinvolgere tutte le complesse funzioni dell’articolazione. In effetti, il numero dei pazienti con disordini temporomandibolari (temporomandibular joint disorders, TMD) che si rivolgono alle strutture cliniche odontoiatriche sta crescendo. I disordini temporomandibolari sono complessi, ed in realtà la loro genesi non è ancora del tutto chiara. Nel tentativo di rendere la diagnosi il più possibile oggettiva, sono stati proposti diversi protocolli operativi. Tra questi, uno dei metodi proposti è l’elettromiografia di superficie (EMG), un’indagine strumentale in grado di effettuare una registrazione obiettiva della funzione e disfunzione dell’apparato stomatognatico. Il protocollo sviluppato presso il nostro laboratorio utilizza sia testi dinamici sia test statici, ed è in grado di individuare se la disfunzione può essere influenzata dalla risposta propriocettiva del contatto dei denti o viceversa. Il protocollo tiene conto delle caratteristiche inerenti di variabilità del segnale, ed è in grado di fornire indicazioni quantitative che possono indirizzare al meglio il clinico verso il trattamento più efficace per il singolo paziente.
Funzione e disfunzione dell’apparato stomatognatico: il ruolo delle valutazioni quantitative / C. Sforza, G.M. Tartaglia. ((Intervento presentato al 18. convegno Congresso Nazionale AIKEM (Accademia Italiana di Kinesiografia ed Elettromiografia Cranio Mandibolare) tenutosi a Rimini nel 2011.
Funzione e disfunzione dell’apparato stomatognatico: il ruolo delle valutazioni quantitative
C. SforzaPrimo
;G.M. TartagliaUltimo
2011
Abstract
L’articolazione temporomandibolare (ATM) è l’unica articolazione mobile del cranio, e raccoglie in sé sia funzioni della vita di relazione sia funzioni viscerali. Come tutte le parti del nostro corpo, anche l’ATM può andare incontro ad alterazioni, che vengono a coinvolgere tutte le complesse funzioni dell’articolazione. In effetti, il numero dei pazienti con disordini temporomandibolari (temporomandibular joint disorders, TMD) che si rivolgono alle strutture cliniche odontoiatriche sta crescendo. I disordini temporomandibolari sono complessi, ed in realtà la loro genesi non è ancora del tutto chiara. Nel tentativo di rendere la diagnosi il più possibile oggettiva, sono stati proposti diversi protocolli operativi. Tra questi, uno dei metodi proposti è l’elettromiografia di superficie (EMG), un’indagine strumentale in grado di effettuare una registrazione obiettiva della funzione e disfunzione dell’apparato stomatognatico. Il protocollo sviluppato presso il nostro laboratorio utilizza sia testi dinamici sia test statici, ed è in grado di individuare se la disfunzione può essere influenzata dalla risposta propriocettiva del contatto dei denti o viceversa. Il protocollo tiene conto delle caratteristiche inerenti di variabilità del segnale, ed è in grado di fornire indicazioni quantitative che possono indirizzare al meglio il clinico verso il trattamento più efficace per il singolo paziente.Pubblicazioni consigliate
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