La realizzazione di spettrofotometri miniaturizzati a fibra ottica ha reso negli ultimi anni sempre più agevole l’analisi e l’individuazione di pigmenti pittorici in situ. La tecnica FORS (Fiber optics Reflectance Spectroscopy) consente una caratterizzazione nel visibile e nel vicino IR della riflettanza spettrale in modo totalmente non invasivo delle pellicole pittoriche. L’identificazione dei pigmenti pittorici congiuntamente con altre analisi non invasive come l’XRF, avviene attraverso il confronto con database di riferimento ottenuti con stesure di pigmenti realizzati in laboratorio. È nota la difficoltà dell’applicazione della tecnica nel caso di miscele di pigmenti poiché anche minime quantità del composto minoritario possono alterare significativamente lo spettro di quello maggioritario. In questo lavoro è affrontato in particolare il problema dell’analisi di spettri di pigmenti verdi: alle lunghezze d’onda caratteristiche di questi colori, infatti, l’occhio umano ha una maggiore risoluzione spettrale e le differenze cromatiche ottenute dagli artisti presentano spettri molto simili tra di loro. Queste differenze rientrano spesso nell’indeterminazione che di solito si ha confrontando lo spettro di un pigmento antico misurato sul campo con quello dello stesso pigmento ottenuto da stesure realizzate in laboratorio per la costruzione di un moderno database. Incrociando i dati sull’analisi elementare ottenuti tramite analisi in fluorescenza X caratteristica e spettri di riflettanza è in genere possibile risalire senza prelievi alle successioni degli strati pittorici. Vengono illustrati casi esemplificativi condotti su un quadro di Gaudenzio Ferrari e su una pittura murale moderna valutando anche i possibili effetti dovuti a velature, leganti e ai diversi tipi di pigmento bianco.

Identificazione di pigmenti con tecnica FORS, modifiche spettrali dovuti a mescole e diluizioni, il caso dei pigmenti verdi / N.G. Ludwig, M. Gargano, M.M. Milazzo, L.M. Bonizzoni, A. Moneta. ((Intervento presentato al 5. convegno Congresso nazionale di archeometria, scienza e beni culturali tenutosi a Siracusa nel 2008.

Identificazione di pigmenti con tecnica FORS, modifiche spettrali dovuti a mescole e diluizioni, il caso dei pigmenti verdi

N.G. Ludwig
Primo
;
M. Gargano
Secondo
;
M.M. Milazzo;L.M. Bonizzoni
Penultimo
;
2008

Abstract

La realizzazione di spettrofotometri miniaturizzati a fibra ottica ha reso negli ultimi anni sempre più agevole l’analisi e l’individuazione di pigmenti pittorici in situ. La tecnica FORS (Fiber optics Reflectance Spectroscopy) consente una caratterizzazione nel visibile e nel vicino IR della riflettanza spettrale in modo totalmente non invasivo delle pellicole pittoriche. L’identificazione dei pigmenti pittorici congiuntamente con altre analisi non invasive come l’XRF, avviene attraverso il confronto con database di riferimento ottenuti con stesure di pigmenti realizzati in laboratorio. È nota la difficoltà dell’applicazione della tecnica nel caso di miscele di pigmenti poiché anche minime quantità del composto minoritario possono alterare significativamente lo spettro di quello maggioritario. In questo lavoro è affrontato in particolare il problema dell’analisi di spettri di pigmenti verdi: alle lunghezze d’onda caratteristiche di questi colori, infatti, l’occhio umano ha una maggiore risoluzione spettrale e le differenze cromatiche ottenute dagli artisti presentano spettri molto simili tra di loro. Queste differenze rientrano spesso nell’indeterminazione che di solito si ha confrontando lo spettro di un pigmento antico misurato sul campo con quello dello stesso pigmento ottenuto da stesure realizzate in laboratorio per la costruzione di un moderno database. Incrociando i dati sull’analisi elementare ottenuti tramite analisi in fluorescenza X caratteristica e spettri di riflettanza è in genere possibile risalire senza prelievi alle successioni degli strati pittorici. Vengono illustrati casi esemplificativi condotti su un quadro di Gaudenzio Ferrari e su una pittura murale moderna valutando anche i possibili effetti dovuti a velature, leganti e ai diversi tipi di pigmento bianco.
2008
Settore FIS/07 - Fisica Applicata(Beni Culturali, Ambientali, Biol.e Medicin)
Identificazione di pigmenti con tecnica FORS, modifiche spettrali dovuti a mescole e diluizioni, il caso dei pigmenti verdi / N.G. Ludwig, M. Gargano, M.M. Milazzo, L.M. Bonizzoni, A. Moneta. ((Intervento presentato al 5. convegno Congresso nazionale di archeometria, scienza e beni culturali tenutosi a Siracusa nel 2008.
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