L’acquisizione diretta dell’immagine radiografica con rivelatori digitali permette numerosi vantaggi nell’indagine diagnostica cui l’utilizzo di programmi per l’elaborazione delle immagini. Presso il laboratorio LARIX del Dipartimento di Fisica dell’Università di Ferrara sono stati realizzati due differenti sistemi di radiografia digitale. Il primo per la scansione radiografica di opere di grandi dimensioni (fino a 2.50x1.50m2 nella configurazione attuale), basato su un CCD di Si con digitalizzazione 12bit. Il secondo e’ un sistema per radiografia differenziale che permette di identificare, all’interno di un’opera pittorica, la distribuzione spaziale di un elemento chimico realizzando due radiografie monocromatiche ed elaborandole successivamente via software. Le prime immagini ottenute nelle applicazioni a dipinti del XVIII e XIX secolo confermano le ampie potenzialità dei due strumenti.
Applicazione della radiografia digitale per imaging di dipinti / F. Albertin, L.M. Bonizzoni, M. Gambaccini, M. Gargano, N.G. Ludwig, M.M. Milazzo, F. Pedrielli, F. Petrucci, F. Prino, L. Ramello. ((Intervento presentato al 94. convegno Congresso nazionale della Società Italiana di Fisica tenutosi a Genova nel 2008.
Applicazione della radiografia digitale per imaging di dipinti
L.M. BonizzoniSecondo
;M. Gargano;N.G. Ludwig;M.M. Milazzo;
2008
Abstract
L’acquisizione diretta dell’immagine radiografica con rivelatori digitali permette numerosi vantaggi nell’indagine diagnostica cui l’utilizzo di programmi per l’elaborazione delle immagini. Presso il laboratorio LARIX del Dipartimento di Fisica dell’Università di Ferrara sono stati realizzati due differenti sistemi di radiografia digitale. Il primo per la scansione radiografica di opere di grandi dimensioni (fino a 2.50x1.50m2 nella configurazione attuale), basato su un CCD di Si con digitalizzazione 12bit. Il secondo e’ un sistema per radiografia differenziale che permette di identificare, all’interno di un’opera pittorica, la distribuzione spaziale di un elemento chimico realizzando due radiografie monocromatiche ed elaborandole successivamente via software. Le prime immagini ottenute nelle applicazioni a dipinti del XVIII e XIX secolo confermano le ampie potenzialità dei due strumenti.Pubblicazioni consigliate
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