Scopo. La risposta agli anticoagulanti è caratterizzata da grande variabilità interindividuale e intertemporale soprattutto nell’anziano in polifarmacoterapia. La variabilità è attribuibile in parte ai polimorfismi dei geni CYP2C9 e VKORC1. Nostri scopi sono: 1) definire un indice di sensibilità all’anticoagulante (Dsens) che valuta la correlazione tra dose e INR in un dato paziente; 2) classificare i pazienti sulla base di tale indice (alto, medio, basso), della tipizzazione genica (CYP2C9 e VKORC01) e di variabili cliniche; 3) valutare la capacità di algoritmi di machine learning nel predire la dinamica dell’INR nei pazienti così classificati rispetto a pazienti classificati sulla base dell’INR medio (oggi in uso). Materiali e metodi. Abbiamo studiato 1013 pazienti di età dai 65 ai 99 anni di cui conosciamo età, sesso, farmaco usato per la TAO, indicazione alla TAO, terapia concomitante. Finora abbiamo tipizzato i polimorfismi di CYP2C9 e VKRC01 di 135 pazienti. Per ogni paziente valutiamo 6 consecutivemisurazioni di INR e i relativi dosaggi di farmaco. La Dsens di ogni paziente è calcolata come rapporto tra variazioni del dosaggio e variazioni dell’INR: Dsens = ΣΔdi / ΣΔINRi. Poiché l’INR non viene misurato a intervalli regolari, i valori di dosaggio sono sostituiti dalle variazioni quotidiane (Δdi= (di+1- di)/7) e i valori di INR dalle ΔINRi=(INRi+1-INRi)/Nd dove Nd è il numero di giorni tra successive misurazioni. Un valore negativo di Dsens indica che il paziente non risponde alla terapia poiché a incrementi del dosaggio corrispondono riduzioni dell’INR: un alto valore assoluto individua pazienti con risposta imprevedibile. Valori positivi di Dsens indicano che il paziente risponde alla terapia, i valori assoluti di Dsens indicano la sensibilità della risposta alla terapia: tali pazienti hanno una più prevedibile risposta. Conclusioni. La classificazione basata su Dsens e genetica migliora la capacità di predire l’INR.

Nuova classificazione clinica e farmacogenetica per predire la dinamica dell’INR nell’anziano in TAO / G. Ogliari, I. Giordani, A. Mihalich, D. Castaldi, A. Di Blasio, E. Messina, F. Archetti, D. Mari. - In: GIORNALE DI GERONTOLOGIA. - ISSN 0017-0305. - 57:6(2009 Dec), pp. 495-496. (Intervento presentato al 54. convegno Congresso Nazionale SIGG : salute e benessere dell'anziano : la nostra missione tenutosi a Firenze nel 2009).

Nuova classificazione clinica e farmacogenetica per predire la dinamica dell’INR nell’anziano in TAO

G. Ogliari
Primo
;
A. Mihalich;D. Mari
Ultimo
2009

Abstract

Scopo. La risposta agli anticoagulanti è caratterizzata da grande variabilità interindividuale e intertemporale soprattutto nell’anziano in polifarmacoterapia. La variabilità è attribuibile in parte ai polimorfismi dei geni CYP2C9 e VKORC1. Nostri scopi sono: 1) definire un indice di sensibilità all’anticoagulante (Dsens) che valuta la correlazione tra dose e INR in un dato paziente; 2) classificare i pazienti sulla base di tale indice (alto, medio, basso), della tipizzazione genica (CYP2C9 e VKORC01) e di variabili cliniche; 3) valutare la capacità di algoritmi di machine learning nel predire la dinamica dell’INR nei pazienti così classificati rispetto a pazienti classificati sulla base dell’INR medio (oggi in uso). Materiali e metodi. Abbiamo studiato 1013 pazienti di età dai 65 ai 99 anni di cui conosciamo età, sesso, farmaco usato per la TAO, indicazione alla TAO, terapia concomitante. Finora abbiamo tipizzato i polimorfismi di CYP2C9 e VKRC01 di 135 pazienti. Per ogni paziente valutiamo 6 consecutivemisurazioni di INR e i relativi dosaggi di farmaco. La Dsens di ogni paziente è calcolata come rapporto tra variazioni del dosaggio e variazioni dell’INR: Dsens = ΣΔdi / ΣΔINRi. Poiché l’INR non viene misurato a intervalli regolari, i valori di dosaggio sono sostituiti dalle variazioni quotidiane (Δdi= (di+1- di)/7) e i valori di INR dalle ΔINRi=(INRi+1-INRi)/Nd dove Nd è il numero di giorni tra successive misurazioni. Un valore negativo di Dsens indica che il paziente non risponde alla terapia poiché a incrementi del dosaggio corrispondono riduzioni dell’INR: un alto valore assoluto individua pazienti con risposta imprevedibile. Valori positivi di Dsens indicano che il paziente risponde alla terapia, i valori assoluti di Dsens indicano la sensibilità della risposta alla terapia: tali pazienti hanno una più prevedibile risposta. Conclusioni. La classificazione basata su Dsens e genetica migliora la capacità di predire l’INR.
Settore MED/09 - Medicina Interna
dic-2009
Società Italiana di Gerontologia e Geriatria(SIGG)
http://www.sigg.it/public/doc/GIORNALEART/1255.pdf
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