Il contributo rilegge il romanzo "Mia sorella Antigone" di Grete Weil alla luce delle strategie di rappresentazione degli eventi storici ivi applicate. Accostata e intrecciata alle dimensioni del mito (Antigone e la resistenza non violenta) e dell'attualità (l'escalation di violenza dell'"autunno tedesco"), la storia della persecuzione e dello sterminio degli ebrei è qui rievocata nel segno tipicamente weiliano della insopprimibile presenza del passato della shoah nel presente tedesco-federale: "la mia malattia si chiama Auschwitz, ed è inguaribile".
Mito, storia e attualità. "Mia sorella Antigone" (1980) di Grete Weil e le ferite del Novecento tedesco / M. Castellari. - In: ACME. - ISSN 0001-494X. - LXIV:I(2011 Apr), pp. 81-91. (Intervento presentato al convegno "La storia nel racconto epico e nel romanzo". Ciclo di lezioni tenutosi a Milano nel 2010).
Mito, storia e attualità. "Mia sorella Antigone" (1980) di Grete Weil e le ferite del Novecento tedesco
M. CastellariPrimo
2011
Abstract
Il contributo rilegge il romanzo "Mia sorella Antigone" di Grete Weil alla luce delle strategie di rappresentazione degli eventi storici ivi applicate. Accostata e intrecciata alle dimensioni del mito (Antigone e la resistenza non violenta) e dell'attualità (l'escalation di violenza dell'"autunno tedesco"), la storia della persecuzione e dello sterminio degli ebrei è qui rievocata nel segno tipicamente weiliano della insopprimibile presenza del passato della shoah nel presente tedesco-federale: "la mia malattia si chiama Auschwitz, ed è inguaribile".Pubblicazioni consigliate
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