L’enorme interesse legato allo sviluppo del settore produttivo e di ricerca legato alle nanotecnologie si accompagna alla consapevolezza ormai diffusa di dover sempre più indirizzare la nostra società verso uno sviluppo sostenibile che si basi su nuove tecniche di produzione rispettose dell'ambiente e della salute dell’uomo. L’innovazione significa benessere solo quando si accompagna alla sicurezza. Lo sviluppo di nuove applicazioni in campo di nanotecnologie (bio-interfacce, rilascio di farmaci, nel campo della diagnostica, della cosmesi, ecc.. ), hanno aperto anche nuovi scenari di esposizione e di rischio per l’uomo e per l’ambiente, evidenziando parimenti un gap nelle informazioni tossicologiche ed ecotossicologiche disponibili su questo tipo di prodotti, nonché sui protocolli e le metodologie per valutarli. Il grande fiorire di pubblicazioni in campo tossicologico, non è sempre stato accompagnato da rigore scientifico e dall’identificazione di criteri essenziali nel designo sperimentale. Molte lacune sono ancora presenti riguardo le caratteristiche chimico-fisiche dei nanomateriali oggetto di studio, sul loro stato di dispersione e agglomerazione, sulla tecnologia con cui vengono prodotti. Da un punto di vista biologico-tossicologico sono quasi del tutto assenti informazioni sull’assorbimento, distribuzione, metabolismo (o in ogni caso, processamento da parte dell’organismo) ed escrezione anche di prodotti molto studiati (nanoparticelle, nanotubi, ecc..), che consentirebbero una più accurata estrapolazione dei dati tossicologici ottenuti nell’animale all’uomo e una loro quantizzazione. La stessa variabilità presente nella letteratura scientifica nell’esprimere la dose nel caso dei prodotti da nanotecnologie (peso? Numero di particelle? Area superficiale?), un parametro ben consolidato nella tossicologia tradizionale, esprime l’imcertezza che ancora governa questo settore scientifico. Diversi organismi internazionali stanno lavorando armonicamente per stabilire una strategia non solo di valutazione, ma anche di approccio allo studio dei prodotti delle nanotecnologie.

La valutazione del rischio dei prodotti da nanotecnologie : cosa, come, quando / M. Marinovich. ((Intervento presentato al convegno CONVEGNO NAZIONALE NANOTECNOLOGIE, AMBIENTE, SICUREZZA tenutosi a Milano nel 2008.

La valutazione del rischio dei prodotti da nanotecnologie : cosa, come, quando

M. Marinovich
Primo
2008

Abstract

L’enorme interesse legato allo sviluppo del settore produttivo e di ricerca legato alle nanotecnologie si accompagna alla consapevolezza ormai diffusa di dover sempre più indirizzare la nostra società verso uno sviluppo sostenibile che si basi su nuove tecniche di produzione rispettose dell'ambiente e della salute dell’uomo. L’innovazione significa benessere solo quando si accompagna alla sicurezza. Lo sviluppo di nuove applicazioni in campo di nanotecnologie (bio-interfacce, rilascio di farmaci, nel campo della diagnostica, della cosmesi, ecc.. ), hanno aperto anche nuovi scenari di esposizione e di rischio per l’uomo e per l’ambiente, evidenziando parimenti un gap nelle informazioni tossicologiche ed ecotossicologiche disponibili su questo tipo di prodotti, nonché sui protocolli e le metodologie per valutarli. Il grande fiorire di pubblicazioni in campo tossicologico, non è sempre stato accompagnato da rigore scientifico e dall’identificazione di criteri essenziali nel designo sperimentale. Molte lacune sono ancora presenti riguardo le caratteristiche chimico-fisiche dei nanomateriali oggetto di studio, sul loro stato di dispersione e agglomerazione, sulla tecnologia con cui vengono prodotti. Da un punto di vista biologico-tossicologico sono quasi del tutto assenti informazioni sull’assorbimento, distribuzione, metabolismo (o in ogni caso, processamento da parte dell’organismo) ed escrezione anche di prodotti molto studiati (nanoparticelle, nanotubi, ecc..), che consentirebbero una più accurata estrapolazione dei dati tossicologici ottenuti nell’animale all’uomo e una loro quantizzazione. La stessa variabilità presente nella letteratura scientifica nell’esprimere la dose nel caso dei prodotti da nanotecnologie (peso? Numero di particelle? Area superficiale?), un parametro ben consolidato nella tossicologia tradizionale, esprime l’imcertezza che ancora governa questo settore scientifico. Diversi organismi internazionali stanno lavorando armonicamente per stabilire una strategia non solo di valutazione, ma anche di approccio allo studio dei prodotti delle nanotecnologie.
nov-2008
Settore BIO/14 - Farmacologia
La valutazione del rischio dei prodotti da nanotecnologie : cosa, come, quando / M. Marinovich. ((Intervento presentato al convegno CONVEGNO NAZIONALE NANOTECNOLOGIE, AMBIENTE, SICUREZZA tenutosi a Milano nel 2008.
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