Vittime vulnerabili nell'Italia di oggi e "durata determinata" del processo penale

La situazione delle vittime deboli reclama oggi l'attenzione di tutti i cittadini. Da un lato, agghiaccianti episodi di cronaca - violenza dispensata a man bassa nel carcere e dal carcere, sistematiche aggressioni squadristiche nei confronti di coppie omosessuali - mostrano la crescente vulnerabilità di alcune categorie di soggetti. A questi fenomeni le istituzioni, e in particolare il legislatore, forniscono risposte ambivalenti. Mentre il c.d. Pacchetto sicurezza del 2009 ha compiuto passi significativi nella direzione di una maggior tutela di alcune vittime vulnerabili, il recente D.d.l. Gasparri, che pure reca nel titolo un richiamo alla "tutela del cittadino", prospetta alle vittime del reato - a tutte le vittime di reati, di gravità anche medio-alta - difficoltà crescenti nell'ottenere giustizia: spesso, addirittura, l'impossibilità di ottenerla. La linea di politica del diritto è quella inaugurata nel 2005 dalla legge ex Cirielli, che ora potrebbe essere portata ad ulteriori, sempre più inquietanti sviluppi.