Il contributo, presentato alla Duke University del North Carolina, nel quadro di un convegno dedicato alla figura di Étienne de la Boétie, rivaluta l’impegno dell’umanista francese nei confronti della traduzione ariostesca. La versione francese di La Boétie del XXXII canto dell’Orlando Furioso testimonia la lettura frammentaria del poema ariostesco che tanta fortuna ha ottenuto nella Francia della seconda metà del Cinquecento; una lettura che privilegia, alle armi e agli eroi, contenuti psicologici e linguaggi sentimentali. Tuttavia, l’analisi della traduzione e dei suoi paratesti mette in luce che tale scelta retorica non dimissiona, come in altre traduzioni frammentarie coeve, rispetto a un impegno più ampio, di stampo squisitamente umanistico e ariostesco. Anzi, il canto disperato di Bradamante verso l’ingrato Ruggero diventa l’occasione di una riflessione sulla riconoscenza e la gratiduine che il lavoro intellettuale richiede ed esige, anche nel caso della traduzione, inedita protagonista della rinascita letteraria francese del Cinquecento.

Les enjeux de la traduction de l'Arioste / A. Preda - In: Etienne de la Boétie : sage révolutionnaire et poète périgourdin : actes du Colloque international Duke University, 26-28 mars 1999 / [a cura di] M. Tetel. - Paris : H. Champion, 2004. - ISBN 2745308033. - pp. 63-86 (( convegno Etienne de la Boétie: sage révolutionnaire et poète périgourdin tenutosi a Durham nel 1999.

Les enjeux de la traduction de l'Arioste

A. Preda
Primo
2004

Abstract

Il contributo, presentato alla Duke University del North Carolina, nel quadro di un convegno dedicato alla figura di Étienne de la Boétie, rivaluta l’impegno dell’umanista francese nei confronti della traduzione ariostesca. La versione francese di La Boétie del XXXII canto dell’Orlando Furioso testimonia la lettura frammentaria del poema ariostesco che tanta fortuna ha ottenuto nella Francia della seconda metà del Cinquecento; una lettura che privilegia, alle armi e agli eroi, contenuti psicologici e linguaggi sentimentali. Tuttavia, l’analisi della traduzione e dei suoi paratesti mette in luce che tale scelta retorica non dimissiona, come in altre traduzioni frammentarie coeve, rispetto a un impegno più ampio, di stampo squisitamente umanistico e ariostesco. Anzi, il canto disperato di Bradamante verso l’ingrato Ruggero diventa l’occasione di una riflessione sulla riconoscenza e la gratiduine che il lavoro intellettuale richiede ed esige, anche nel caso della traduzione, inedita protagonista della rinascita letteraria francese del Cinquecento.
Settore L-LIN/03 - Letteratura Francese
2004
DuKe University North Carolina
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