Il matrimonio dei culti acattolici

La ricerca esamina la disciplina giuridica del matrimonio, con specifico riferimento alla disciplina di questo istituto cui possono ricorrere gli appartenenti a culti diversi da quello cattolico affinchè i matrimonio da loro celebrati nell''osservanza della forma confessionale ottengano il riconoscimento degli effetti civili. L''attenzione si concentra pertanto, in primo luogo, sulla disciplina matrimoniale contenuta nella legge n. 1159/1929, c.d. legge sui culti ammessi, tuttora applicabile alle confessioni religiose che non abbiano stipulato un''intesa con lo Stato ai sensi dell''art. 8.3 Cost. In secondo luogo l''autore esamina le diverse regolamentazioni dell''istituto matrimoniale, rinvenibili nelle intese di cui sopra, distinguendo un gruppo di intese che, sotto questo profilo, contengono discipline pressoché identiche - si tratta di quelle stipulate con valdesi, avventisti, ADI, battisti e luterani - dall''intesa ebraica, unica a presentare qualche specificità degna di rilievo. In ultimo, l''autore formula qualche prospettiva per il futuro, anche alla luce della possibile emanazione di una legge generale unilaterale sulla libertà religiosa che sostituisca la citata legge n. 1159/1929