Introduzione Quotidianamente, i mezzi di comunicazione, riportano alla ribalta eventi delittuosi perpetrati con modalità lesive in alcuni casi, insolite, che risentono della multietnicità del nostro Paese in cui coesistono diverse etnie. Agli Autori è parso pertanto opportuno verificare quale modalità lesiva sia stata maggiormente utilizzata nei casi di omicidio occorsi nel territorio di competenza del settorato medico-legale di Milano in cui la vittima fosse di nazionalità italiana. Materiali e metodi Sono stati selezionati dall’archivio computerizzato e dalle schede relative a 18396 esami necroscopici i casi di omicidio accaduti nel territorio di competenza del settorato medico-legale di Milano dal 1 gennaio 1993 al 31 dicembre 2009. Oggetto dello studio è stata l’analisi delle modalità lesive omicidiarie riguardanti le sole vittime di nazionalità italiana. Risultati I casi utili alla ricerca sono risultati 361 ed hanno rappresentato l’80% di tutti gli omicidi (451) che si sono verificati e l’1,96% di tutti i casi analizzati presso il settorato medico-legale di Milano nell’intervallo considerato. Gli eventi delittuosi hanno coinvolto prevalentemente il sesso maschile (2:1) rispetto a quello femminile e la fascia di età del giovane e del giovane adulto. I delitti hanno mostrato nel tempo, un decremento con un picco di incidenza nella stagione autunnale ed invernale e si sono prevalentemente verificati nell’abitazione della vittima e nei luoghi pubblici (in maggior numero per strada). Gli omicidi sono stati compiuti con armi da fuoco nel 43% dei casi, con armi bianche nel 27% dei casi e con mezzi contusivi nel 18% dei casi; a seguire, con altre modalità di minore impatto. Conclusioni Si evince dai dati ottenuti come la lesività omicidiaria venga realizzata, nel settorato medico-legale milanese prevalentemente con armi cruente quali quelle da fuoco (pistola in 144 casi) e bianche (coltello in 84 casi), seguite da armi contusive (spranga, bastone e mani in 57 casi).

Analisi delle modalità lesive omicidiarie in una popolazione italiana di 361 vittime / A.G. de’ Micheli, C.A. Clerici, G. Gentile, E. Palazzo, R. Zoia. ((Intervento presentato al 24. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di criminologia (SIC). Omicidio: I risultati della ricerca criminologica tenutosi a Como nel 2010.

Analisi delle modalità lesive omicidiarie in una popolazione italiana di 361 vittime

C.A. Clerici
Secondo
;
G. Gentile;E. Palazzo
Penultimo
;
R. Zoia
Ultimo
2010

Abstract

Introduzione Quotidianamente, i mezzi di comunicazione, riportano alla ribalta eventi delittuosi perpetrati con modalità lesive in alcuni casi, insolite, che risentono della multietnicità del nostro Paese in cui coesistono diverse etnie. Agli Autori è parso pertanto opportuno verificare quale modalità lesiva sia stata maggiormente utilizzata nei casi di omicidio occorsi nel territorio di competenza del settorato medico-legale di Milano in cui la vittima fosse di nazionalità italiana. Materiali e metodi Sono stati selezionati dall’archivio computerizzato e dalle schede relative a 18396 esami necroscopici i casi di omicidio accaduti nel territorio di competenza del settorato medico-legale di Milano dal 1 gennaio 1993 al 31 dicembre 2009. Oggetto dello studio è stata l’analisi delle modalità lesive omicidiarie riguardanti le sole vittime di nazionalità italiana. Risultati I casi utili alla ricerca sono risultati 361 ed hanno rappresentato l’80% di tutti gli omicidi (451) che si sono verificati e l’1,96% di tutti i casi analizzati presso il settorato medico-legale di Milano nell’intervallo considerato. Gli eventi delittuosi hanno coinvolto prevalentemente il sesso maschile (2:1) rispetto a quello femminile e la fascia di età del giovane e del giovane adulto. I delitti hanno mostrato nel tempo, un decremento con un picco di incidenza nella stagione autunnale ed invernale e si sono prevalentemente verificati nell’abitazione della vittima e nei luoghi pubblici (in maggior numero per strada). Gli omicidi sono stati compiuti con armi da fuoco nel 43% dei casi, con armi bianche nel 27% dei casi e con mezzi contusivi nel 18% dei casi; a seguire, con altre modalità di minore impatto. Conclusioni Si evince dai dati ottenuti come la lesività omicidiaria venga realizzata, nel settorato medico-legale milanese prevalentemente con armi cruente quali quelle da fuoco (pistola in 144 casi) e bianche (coltello in 84 casi), seguite da armi contusive (spranga, bastone e mani in 57 casi).
16-ott-2010
Omicidi ; Autopsia ; Medicina legale
Settore MED/43 - Medicina Legale
Analisi delle modalità lesive omicidiarie in una popolazione italiana di 361 vittime / A.G. de’ Micheli, C.A. Clerici, G. Gentile, E. Palazzo, R. Zoia. ((Intervento presentato al 24. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di criminologia (SIC). Omicidio: I risultati della ricerca criminologica tenutosi a Como nel 2010.
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