Non è certo una novità il fatto che, nel supremo imperativo del ‘muovere gli affetti’, la musica del primo barocco risulti intrisa di elementi retorici e gestuali; analogamente è noto che di tali elementi retorici e gestuali si nutre la pittura del Caravaggio. Mai però, fino ad ora, si erano fatti interagire i due piani evidenziandone le possibili corrispondenze. Ciò è quanto tenta di fare – riuscendoci – il film Voluptas dolendi. I gesti del Caravaggio (diretto da Francesco Vitali e prodotto nel 2008 dalla Fondazione Marco Fodella di Milano), in cui le rievocazioni pantomimiche dei dipinti del Merisi agite da una danzatrice-attrice paiono sgorgare – tanto è stretto l’accordo – dalle musiche di epoca caravaggesca suonate sull’arpa dal vivo. Il film consente così di cogliere appieno la componente drammatica della musica e, insieme, di sperimentare la struttura ritmico-musicale della pittura. Ne scaturisce la folgorante scoperta di come ad essere sottesa a musica e pittura vi sia, in tutta evidenza, un’unica, medesima strategia espressiva.
Intorno al film Voluptas dolendi. I gesti del Caravaggio : un'unica strategia espressiva per musica e pittura / D. Verga. - In: CRITICA D'ARTE. - ISSN 0011-1511. - 70:37-38(2009), pp. 31-40.
Intorno al film Voluptas dolendi. I gesti del Caravaggio : un'unica strategia espressiva per musica e pittura
D. VergaPrimo
2009
Abstract
Non è certo una novità il fatto che, nel supremo imperativo del ‘muovere gli affetti’, la musica del primo barocco risulti intrisa di elementi retorici e gestuali; analogamente è noto che di tali elementi retorici e gestuali si nutre la pittura del Caravaggio. Mai però, fino ad ora, si erano fatti interagire i due piani evidenziandone le possibili corrispondenze. Ciò è quanto tenta di fare – riuscendoci – il film Voluptas dolendi. I gesti del Caravaggio (diretto da Francesco Vitali e prodotto nel 2008 dalla Fondazione Marco Fodella di Milano), in cui le rievocazioni pantomimiche dei dipinti del Merisi agite da una danzatrice-attrice paiono sgorgare – tanto è stretto l’accordo – dalle musiche di epoca caravaggesca suonate sull’arpa dal vivo. Il film consente così di cogliere appieno la componente drammatica della musica e, insieme, di sperimentare la struttura ritmico-musicale della pittura. Ne scaturisce la folgorante scoperta di come ad essere sottesa a musica e pittura vi sia, in tutta evidenza, un’unica, medesima strategia espressiva.Pubblicazioni consigliate
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