Scopo del lavoro: Verificare l’attendibilità dei valori numerici di nRBC forniti dall’ADVIA 2120 SIEMENS mediante valutazione di confronto con il metodo di riferimento in microscopia ottica. Materiali e Metodi: Il metodo nRBC ADVIA fornisce la conta di nRBC quando nRBC/μl sono ≥200 o ≥2% con almeno 3000 WB/μl. Dalla routine, processata entro 2 ore dal prelievo, sono stati selezionati: 168 campioni con allarme nRBC+ e presenza di nRBC, 100 campioni controllo, 50 con “0” nRBC contati e 50 con “Blank” (casella vuota). Su tutti è stato eseguito il conteggio al microscopio. L’attendibilità del metodo nRBC ADVIA in termini di accuratezza (non-distorsione) e precisione è stata valutata su base statistica utilizzando un modello di regressione con errore moltiplicativo tramite trasformazione logaritmica delle misure. Sono fornite le stime dei minimi quadrati ordinari (OLS) e le stime non parametriche con il metodo di Passing e Bablok (1983) (PB) senza assumere la misura di riferimento priva di errore. In aggiunta, è stato globalmente valutato il coefficiente di concordanza e correlazione (CCC) secondo Lin (1989) e la versione modificata secondo St Laurent (1998) per il confronto con uno standard di riferimento CCCrs. Per le analisi è stato utilizzato software R e libreria “agreement” di Frascati, Biganzoli, Cesana (2009). Risultati: Sui 168 campioni con allarme + e presenza di nRBC, 31 non sono risultati positivi al successivo esame di riferimento microscopico (Pfp=0.18, intervallo di confidenza al 95%, IC95%=0.13-0.25). Il grafico bivariato di concordanza dei metodi sulla scala di misura originale indica dispersione crescente al crescere dei valori misurati suggerendo una struttura di errore di tipo moltiplicativo. Le stime (e relativi IC95%) del modello logY=a+b*logX:aOLS=0.41 (0.24 0.59); aPB=0.085 (0.013 0.14); bOLS=0.75 (0.67 0.83); bPB=0.85 (0.78 0.93), evidenziano possibile scostamento sistematico di tipo proporzionale delle misure del metodo ADVIA rispetto al riferimento microscopico, con sovrastima a bassi valori di misura e sottostima ad alti. L’imprecisione residua appare elevata, anche se da rivalutare sotto adeguate ipotesi di imprecisione relativa al metodo di riferimento. La stima di CCC=0.855 e del relativo indice corretto per lo standard di riferimento CCCrf=0.797 indicano concordanza non elevata da rivalutare in relazione a specifici obbiettivi analitici/clinici. I campioni senza allarme nRBC+ si sono confermati tutti negativi al microscopio. Conclusioni: La conta in automatico degli nRBC è un valido aiuto ma la verifica microscopica del dato strumentale positivo rimane fondamentale prima della sua refertazione. Miglioramenti del metodo e osservazioni di confronto con opportuni target clinici sono necessari.

Conta automatica degli eritroblasti e confronto con il metodo di riferimento / L. Simoni, C. Maggi, F. Sozzani, G. Ballabio, N.P. Bassani, E. Biganzoli. ((Intervento presentato al 41. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica tenutosi a Napoli nel 2009.

Conta automatica degli eritroblasti e confronto con il metodo di riferimento

N.P. Bassani;E. Biganzoli
2009

Abstract

Scopo del lavoro: Verificare l’attendibilità dei valori numerici di nRBC forniti dall’ADVIA 2120 SIEMENS mediante valutazione di confronto con il metodo di riferimento in microscopia ottica. Materiali e Metodi: Il metodo nRBC ADVIA fornisce la conta di nRBC quando nRBC/μl sono ≥200 o ≥2% con almeno 3000 WB/μl. Dalla routine, processata entro 2 ore dal prelievo, sono stati selezionati: 168 campioni con allarme nRBC+ e presenza di nRBC, 100 campioni controllo, 50 con “0” nRBC contati e 50 con “Blank” (casella vuota). Su tutti è stato eseguito il conteggio al microscopio. L’attendibilità del metodo nRBC ADVIA in termini di accuratezza (non-distorsione) e precisione è stata valutata su base statistica utilizzando un modello di regressione con errore moltiplicativo tramite trasformazione logaritmica delle misure. Sono fornite le stime dei minimi quadrati ordinari (OLS) e le stime non parametriche con il metodo di Passing e Bablok (1983) (PB) senza assumere la misura di riferimento priva di errore. In aggiunta, è stato globalmente valutato il coefficiente di concordanza e correlazione (CCC) secondo Lin (1989) e la versione modificata secondo St Laurent (1998) per il confronto con uno standard di riferimento CCCrs. Per le analisi è stato utilizzato software R e libreria “agreement” di Frascati, Biganzoli, Cesana (2009). Risultati: Sui 168 campioni con allarme + e presenza di nRBC, 31 non sono risultati positivi al successivo esame di riferimento microscopico (Pfp=0.18, intervallo di confidenza al 95%, IC95%=0.13-0.25). Il grafico bivariato di concordanza dei metodi sulla scala di misura originale indica dispersione crescente al crescere dei valori misurati suggerendo una struttura di errore di tipo moltiplicativo. Le stime (e relativi IC95%) del modello logY=a+b*logX:aOLS=0.41 (0.24 0.59); aPB=0.085 (0.013 0.14); bOLS=0.75 (0.67 0.83); bPB=0.85 (0.78 0.93), evidenziano possibile scostamento sistematico di tipo proporzionale delle misure del metodo ADVIA rispetto al riferimento microscopico, con sovrastima a bassi valori di misura e sottostima ad alti. L’imprecisione residua appare elevata, anche se da rivalutare sotto adeguate ipotesi di imprecisione relativa al metodo di riferimento. La stima di CCC=0.855 e del relativo indice corretto per lo standard di riferimento CCCrf=0.797 indicano concordanza non elevata da rivalutare in relazione a specifici obbiettivi analitici/clinici. I campioni senza allarme nRBC+ si sono confermati tutti negativi al microscopio. Conclusioni: La conta in automatico degli nRBC è un valido aiuto ma la verifica microscopica del dato strumentale positivo rimane fondamentale prima della sua refertazione. Miglioramenti del metodo e osservazioni di confronto con opportuni target clinici sono necessari.
2009
Settore MED/01 - Statistica Medica
Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica
Conta automatica degli eritroblasti e confronto con il metodo di riferimento / L. Simoni, C. Maggi, F. Sozzani, G. Ballabio, N.P. Bassani, E. Biganzoli. ((Intervento presentato al 41. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica tenutosi a Napoli nel 2009.
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