Amante di tutte, marito di nessuna : Marino nel "Maritaggio delle Muse" di Giovan Giacomo Ricci

Starting from a brief presentation of Ricci’s biographical and writing parable, almost obscure until now, this paper offers a reading of his ‘dramatic poem’ Il maritaggio delle Muse, published in Orvieto in 1625. The specific point of this lecture deals with the presence and maturation of the character of Marino in the Maritaggio, a work that not by chance can be placed between the ‘ragguaglio di Parnaso’ and the comedy. Within the Maritaggio system, whose citational scaffolding is highlighted, the Marino’s evolution on stage is followed, from a young, municipal and occasional poet to a mature performer of various genres, from the idyll to the combat, until the great poem.

Prendendo le mosse da una sommaria presentazione della parabola biografica e scrittoria del perugino Giovan Giacomo Ricci, finora pressoché oscura, si propone una lettura del suo poema drammatico "Il maritaggio delle Muse", edito ad Orvieto nel 1625. La prospettiva specifica di questa lettura affronta la presenza e la maturazione lirica del personaggio Marino nel "Maritaggio", opera non a caso collocabile a cavallo tra il ragguaglio e la commedia. All'interno del sistema poetico e parnasiano del "Maritaggio" ed evidenziando l'impalcatura citazionale sottesa al dramma, dunque, si segue l'evoluzione scenica del Marino da giovane poeta municipale e d'occasione a maturo interprete dei generi più vari, dall'idillio alla tenzone, fino al poema grande.