I rapporti fra Stato ed economia sono oggi al centro dei dibattiti dottrinali e politici in tutto il mondo. Le correnti di pensiero propugnatrici dell'assenza di azione pubblica nella vita economica o tutt'al più di una azione pubblica ridotta al minimo sono ormai in netto declino. La formula laisser faire che sinte¬tizza il concetto della assoluta preminenza degli ordinamenti economico-sociali affidati esclusivamente o preva-lentemente alle decisioni dei privati, individui ed enti diversi, è un ricordo del passato. Studiosi e uomini politici concordano attualmente nella necessità di una azione positiva degli organi pubblici nel campo e-conomico ed in quello, ad esso strettamente connesso, dei rapporti fra categorie e gruppi sociali” . Così scriveva 45 anni fa F. Vito, ma la cosa che stupisce è come le esperienze del passato non abbiano lasciato apprezzabili segni e come inascoltati siano stati i buoni consigli derivanti, a loro volta, da negative esperienze passate. Nell'ambito di questo comune riconoscimento dell'impre¬scindibile funzione statale nell'economia del seco-lo scorso e del presente, nonché in quello delle forme attraverso le quali lo Stato debba salvare banche e imprese, esistono non poche né lievi divergenze, che meritano di essere attentamente precisate, analizzate e studiate.
Considerazioni in tema di interventi dello stato in economia. L'esperienza di Beneduce è veramente così superata? / R. Araldi. - In: ECONOMIA AZIENDALE 2000 WEB. - ISSN 1826-4719. - 2009:3(2009 Jul), pp. 1-10.
Considerazioni in tema di interventi dello stato in economia. L'esperienza di Beneduce è veramente così superata?
R. AraldiPrimo
2009
Abstract
I rapporti fra Stato ed economia sono oggi al centro dei dibattiti dottrinali e politici in tutto il mondo. Le correnti di pensiero propugnatrici dell'assenza di azione pubblica nella vita economica o tutt'al più di una azione pubblica ridotta al minimo sono ormai in netto declino. La formula laisser faire che sinte¬tizza il concetto della assoluta preminenza degli ordinamenti economico-sociali affidati esclusivamente o preva-lentemente alle decisioni dei privati, individui ed enti diversi, è un ricordo del passato. Studiosi e uomini politici concordano attualmente nella necessità di una azione positiva degli organi pubblici nel campo e-conomico ed in quello, ad esso strettamente connesso, dei rapporti fra categorie e gruppi sociali” . Così scriveva 45 anni fa F. Vito, ma la cosa che stupisce è come le esperienze del passato non abbiano lasciato apprezzabili segni e come inascoltati siano stati i buoni consigli derivanti, a loro volta, da negative esperienze passate. Nell'ambito di questo comune riconoscimento dell'impre¬scindibile funzione statale nell'economia del seco-lo scorso e del presente, nonché in quello delle forme attraverso le quali lo Stato debba salvare banche e imprese, esistono non poche né lievi divergenze, che meritano di essere attentamente precisate, analizzate e studiate.Pubblicazioni consigliate
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