La crisi degli imperi coloniali di Antico Regime e l’eclissi della prima espansione europea nel Nuovo Mondo avviata dalla nascita degli Stati Uniti da un lato, la rapida internazionalizzazione della Rivoluzione francese e il disegno egemonico di Napoleone tenacemente contrastato, su scala planetaria, dall’Inghilterra dall’altro costituiscono il contesto politico-internazionale nel quale, con il significativo scarto di quasi due generazioni rispetto al mondo anglo-americano, si consuma l’irreversibile deterioramento dei rapporti fra la Spagna e il suo impero coloniale. Il contributo si propone di offrire una rilettura polifonica e multiculturale dell’Indipendenza e delle sue origini. Una rilettura attenta e all’interazione fra gli orizzonti di Spagna, Europa, Nord America e Mondo nell’età delle “rivoluzioni atlantiche” (1776-1824) e alle connessioni fra fatti e idee. Un’opzione di metodo che s’impone allorquando ci si accosta al’imponente processo di cultural transfer dei linguaggi e dei modelli politico-istituzionali che accompagna l’Indipendenza dell’America spagnola e la formazione nel subcontinente di un mosaico di Stati ad ordinamento prevalentemente repubblicano. La decisiva “esperienza”, americana ed europea, di Miranda, Bolívar e San Martín invita d’altra parte a riconsiderare l’Indipendenza proprio in simile prospettiva, internazionale, atlantica e globale.
Ripensare l'Indipendenza da una prospettiva atlantica e globale: geopolitica, storia delle relazioni internazionali e cultural transfer / M.M. Benzoni. ((Intervento presentato al 1. convegno Scritture e riscritture dell'Indipendenza. Escritura y reescrituras de la Independencia. tenutosi a Roma nel 2010.
Ripensare l'Indipendenza da una prospettiva atlantica e globale: geopolitica, storia delle relazioni internazionali e cultural transfer.
M.M. BenzoniPrimo
2010
Abstract
La crisi degli imperi coloniali di Antico Regime e l’eclissi della prima espansione europea nel Nuovo Mondo avviata dalla nascita degli Stati Uniti da un lato, la rapida internazionalizzazione della Rivoluzione francese e il disegno egemonico di Napoleone tenacemente contrastato, su scala planetaria, dall’Inghilterra dall’altro costituiscono il contesto politico-internazionale nel quale, con il significativo scarto di quasi due generazioni rispetto al mondo anglo-americano, si consuma l’irreversibile deterioramento dei rapporti fra la Spagna e il suo impero coloniale. Il contributo si propone di offrire una rilettura polifonica e multiculturale dell’Indipendenza e delle sue origini. Una rilettura attenta e all’interazione fra gli orizzonti di Spagna, Europa, Nord America e Mondo nell’età delle “rivoluzioni atlantiche” (1776-1824) e alle connessioni fra fatti e idee. Un’opzione di metodo che s’impone allorquando ci si accosta al’imponente processo di cultural transfer dei linguaggi e dei modelli politico-istituzionali che accompagna l’Indipendenza dell’America spagnola e la formazione nel subcontinente di un mosaico di Stati ad ordinamento prevalentemente repubblicano. La decisiva “esperienza”, americana ed europea, di Miranda, Bolívar e San Martín invita d’altra parte a riconsiderare l’Indipendenza proprio in simile prospettiva, internazionale, atlantica e globale.Pubblicazioni consigliate
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