Da alcuni anni gli eventi celebrativi della vita rurale alpina si sono moltiplicati. In alcuni casi essi sono radicati in tradizioni mantenutesi vitali (o comunque riportate a nuova vita). Molto spesso, però, si tratta di iniziative appositamente organizzate con finalità di promozione turistica o al fine di indurre un atteggiamento positivo verso l'attività agricola e di promuoverne le produzioni. In ogni caso, tutte queste iniziative contribuiscono a ridefinire la rappresen¬tazione della ruralità alpina e l'autodefinizione identitaria delle comunità locali e dei gruppi sociali tuttora legati alle attività agrozootecniche. Il presente studio si propone di approfondire questi aspetti attraverso un'indagine sul campo che ha preso in esame quattro eventi legati al ciclo della produzione del fieno e del latte. Tre degli eventi analizzati si collocano in Valtellina (provincia di Sondrio), uno in provincia di Milano (legato alla transumanza bovina storica che legava la pianura lombarda alle vallate prealpine); due sono classificabili come «feste del fieno», due come «transumanze». Nonostante le grandi differenze che caratterizzano le quattro manifestazioni esaminate, è possibile scorgere in tutti i casi come il collegamento con un'«ap¬propriata» tradizione e l'identità rurali corrispondano ad alcune esigenze della realtà sociale odierna. La celebrazione della vita rurale, con il forte riferimento al problematico accudimento dello spazio agrosilvopastorale, riporta una dimen¬sione demandata a un ambito «specializzato» (di problematica gestione) entro la sfera della comunità, delle sue relazioni, della sua stessa definizione. Il ruolo funzionale (e non meramente strumentale) della celebrazione rurale è evidente anche con riguardo alla sua capacità di promuovere e faci¬litare la re-integrazione sociale del gruppo degli «agricoli» entro la comunità. L'attivazione di più strette relazioni con la realtà locale facilita, in particolare attraverso nuovi circuiti locali di consumo alimentare, l'emancipazione delle piccole aziende agricole dai vincoli che, nel passato recente, avevano determi¬nato una loro «integrazione verticale» (fortemente subalterna) nell'ambito delle filiere agroalimentari e degli schemi di regolazione burocratica. Vengono discussi ulteriori aspetti alla luce delle problematiche generali del rapporto, nella società contemporanea, tra la produzione e il consumo di alimenti e tra la società e gli animali di interesse zootecnico.

Riti del fieno e del latte. Alpi, inizio XXI secolo / M. Corti. - In: SM ANNALI DI SAN MICHELE. - ISSN 1120-5687. - 22:(2009 Dec), pp. 249-284.

Riti del fieno e del latte. Alpi, inizio XXI secolo

M. Corti
Primo
2009

Abstract

Da alcuni anni gli eventi celebrativi della vita rurale alpina si sono moltiplicati. In alcuni casi essi sono radicati in tradizioni mantenutesi vitali (o comunque riportate a nuova vita). Molto spesso, però, si tratta di iniziative appositamente organizzate con finalità di promozione turistica o al fine di indurre un atteggiamento positivo verso l'attività agricola e di promuoverne le produzioni. In ogni caso, tutte queste iniziative contribuiscono a ridefinire la rappresen¬tazione della ruralità alpina e l'autodefinizione identitaria delle comunità locali e dei gruppi sociali tuttora legati alle attività agrozootecniche. Il presente studio si propone di approfondire questi aspetti attraverso un'indagine sul campo che ha preso in esame quattro eventi legati al ciclo della produzione del fieno e del latte. Tre degli eventi analizzati si collocano in Valtellina (provincia di Sondrio), uno in provincia di Milano (legato alla transumanza bovina storica che legava la pianura lombarda alle vallate prealpine); due sono classificabili come «feste del fieno», due come «transumanze». Nonostante le grandi differenze che caratterizzano le quattro manifestazioni esaminate, è possibile scorgere in tutti i casi come il collegamento con un'«ap¬propriata» tradizione e l'identità rurali corrispondano ad alcune esigenze della realtà sociale odierna. La celebrazione della vita rurale, con il forte riferimento al problematico accudimento dello spazio agrosilvopastorale, riporta una dimen¬sione demandata a un ambito «specializzato» (di problematica gestione) entro la sfera della comunità, delle sue relazioni, della sua stessa definizione. Il ruolo funzionale (e non meramente strumentale) della celebrazione rurale è evidente anche con riguardo alla sua capacità di promuovere e faci¬litare la re-integrazione sociale del gruppo degli «agricoli» entro la comunità. L'attivazione di più strette relazioni con la realtà locale facilita, in particolare attraverso nuovi circuiti locali di consumo alimentare, l'emancipazione delle piccole aziende agricole dai vincoli che, nel passato recente, avevano determi¬nato una loro «integrazione verticale» (fortemente subalterna) nell'ambito delle filiere agroalimentari e degli schemi di regolazione burocratica. Vengono discussi ulteriori aspetti alla luce delle problematiche generali del rapporto, nella società contemporanea, tra la produzione e il consumo di alimenti e tra la società e gli animali di interesse zootecnico.
allevamento alpino; multifunzionalità; turismo; identità culturale; alimentazione
Settore AGR/19 - Zootecnica Speciale
dic-2009
Article (author)
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/142200
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact